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agenzia governativa italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Invitalia, ufficialmente Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A., è un'agenzia governativa italiana costituita come società per azioni e partecipata interamente dal Ministero dell'economia e delle finanze.
Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa | |
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Sede centrale Invitalia a Roma, in Via Calabria 46 | |
Stato | Italia |
Forma societaria | Società per Azioni |
Fondazione | 26 gennaio 1999 |
Sede principale | Roma |
Gruppo | Ministero dell'economia e delle finanze |
Controllate |
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Persone chiave |
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Settore | Amministrazione governativa |
Prodotti | Incentivi alle imprese |
Fatturato | 236 milioni di euro[1] (2023) |
Utile netto | 12.3 milioni di euro [2] (2023) |
Dipendenti | 2 912[1] (2023) |
Slogan | «Diamo valore al Paese» |
Sito web | www.invitalia.it |
L'azienda è attiva nel processo di crescita economica del Paese, attraverso l'azione su settori strategici per lo sviluppo e l'occupazione ed è altresì impegnata nel rilancio delle aree di crisi, con particolare riferimento al Mezzogiorno.
Invitalia gestisce gli incentivi nazionali che favoriscono la nascita di nuove imprese e le startup innovative.
Offre servizi alla Pubblica Amministrazione per accelerare la spesa dei fondi comunitari e nazionali e per la valorizzazione dei beni culturali.
È centrale di committenza e stazione appaltante per la realizzazione di interventi strategici sul territorio.[3]
Possiede tre uffici principali a Roma, in Via Calabria 46, sede centrale, Via Pietro Boccanelli 12 - 30 e Viale Europa 172 (presso il Ministero dello sviluppo economico). Il Gruppo Invitalia possiede ulteriori uffici territoriali a Rieti, Foligno, Teramo, Ascoli Piceno, Serrapetrona, Macerata, Ancona, Bologna, Napoli Bagnoli, Cagliari e Iglesias.
Nasce nel 1999 come Sviluppo Italia S.p.A. in seguito al decreto legislativo n. 1 del 9 gennaio 1999 deliberato dal Governo D'Alema I[4] (Riordino degli enti e delle società di promozione e istituzione della società Sviluppo Italia) che disponeva la fusione di SPI, Itainvest (ex Gepi), IG (S.p.a. per l'imprenditorialità giovanile), Insud (promozione e sviluppo di imprese turistiche e termali), Ribs (strumento operativo del Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali sul risanamento agro-industriale zuccheri), ENI-Sud, Finagra (promozione nel settore agro alimentare) in un'unica azienda per rilanciare lo sviluppo industriale del Mezzogiorno d'Italia dopo la scomparsa della Cassa del Mezzogiorno. Dal 2003 rientra nella sua missione anche l'attrazione di investimenti esteri.
In ottemperanza ad una specifica norma della legge finanziaria 2007,[5] Invitalia è chiamata ad un piano di riordino, dismissioni e rilancio del gruppo che il 23 luglio 2008 assume la denominazione di Invitalia.
Invitalia gestisce quasi tutte le agevolazioni dello Stato alle imprese e alle startup innovative e fornisce un supporto tecnico e operativo alla pubblica amministrazione in particolare come al Ministero delle imprese e del Made in Italy e provvede all'attuazione degli accordi di programma dei progetti finanziati dall'Unione europea.
Sul fronte dell'attuazione degli investimenti, dal gennaio 2013 al settembre 2014 contribuisce, con i contratti di sviluppo, all'insediamento sul territorio nazionale di multinazionali come Rolls-Royce, Unilever, Vodafone, Enterra[6], Sasol e Bridgestone, attivando investimenti esteri per circa 250 milioni di euro, uniti ai 166 stanziati da Invitalia[7]. L'obiettivo è quello di promuovere l'innovazione del sistema industriale e gli investimenti esteri in Italia, attraverso la valorizzazione e il rilancio delle potenzialità dei territori.
Dal 2014 si occupa anche di edilizia e di rilanciare le aree industriali in crisi, talvolta tramite la rilevazione o l'acquisizione delle imprese in difficoltà[8].
Allo stato attuale, Invitalia gestisce le seguenti misure incentivanti[9]:
Creazione di Nuove Imprese | Rafforzamento di Imprese Esistenti | Grandi Investimenti | Emergenza Sanitaria Covid-19 |
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L’Agenzia si articola in quattro "Business Unit":
Incentivi e Innovazione assicura la progettazione, gestione, attuazione e valutazione di impatto dell’insieme di incentivi e strumenti a sostegno dello sviluppo e dei processi di innovazione delle imprese italiane e straniere, al fine di promuovere la crescita e la competitività dell’economia nazionale;
Investimenti Pubblici assicura la promozione e gestione di programmi e progetti per la realizzazione degli investimenti pubblici, operando con le Istituzioni per sostenerne la capacità di attuazione;
Programmi Operativi assicura l’assistenza tecnica alle Amministrazioni per lo sviluppo, la gestione e l’attuazione di Programmi Operativi Comunitari e Nazionali, al fine di rafforzarne la capacità amministrativa, anche attraverso la semplificazione e la digitalizzazione dei processi;
Investment Management si occupa della gestione di Fondi di investimento, oltre che del coordinamento strategico e operativo delle partecipazioni.[10]
A seguito della riapertura delle relazioni commerciali tra Italia ed Iran, con legge 205/17 Invitalia è stata autorizzata ad agire come agenzia di credito all'esportazione per rilasciare finanziamenti, garantire fidi ed assicurare dai rischi gli investimenti delle imprese italiane in paesi ad alto rischio (secondo gli standard GAFI). È stato creato, pertanto, il veicolo Invitalia Global Investment S.p.A.[11]. Il primo accordo è stato siglato con Bank of Industry and Mine e Middle East Bank, a cui Invitalia Global Investment mette a disposizione una linea di credito da 5 miliardi di euro, garantita dallo Stato Italiano per finanziare progetti nel campo energetico, infrastrutturale, chimico, petrolchimico e metallurgico realizzati da imprese italiane e locali[12]. È doveroso precisare, tuttavia, che il ruolo di agenzia di credito all'esportazione, in Italia, è ricoperto da Sace S.p.A. (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti). In questa circostanza, però, i vertici di Sace hanno ritenuto troppo rischioso, dal lato economico e reputazionale, finanziare ed assicurare le attività iraniane delle compagnie italiane, a causa delle possibili sanzioni che gli USA potrebbero riapplicare all'Iran e dalle perdite che conseguentemente ne potrebbero derivare (Sace/Cdp opera attraverso capitali privati, ovvero i risparmi postali[13]). Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha, quindi, deciso di utilizzare le risorse di Invitalia[14], visto l'ammontare degli investimenti italiani in Iran, circa 30 miliardi di euro[15].
Il 16 marzo 2020 Domenico Arcuri viene nominato, dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Commissario Straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19 e la struttura di Invitalia, esperta nel supporto alla realizzazione di filiere produttive, nella gestione dell'approvvigionamento pubblico e nella realizzazione di investimenti pubblici, ha affiancato lo stesso nelle attività connesse alla gestione dell’emergenza Covid-19. Il supporto di Invitalia nella gestione della crisi ha riguardato tre aspetti: centralizzazione degli acquisti, potenziamento della rete ospedaliera e pianificazione e supporto alla campagna vaccinale. L'incarico è cessato il 1º marzo 2021.
Invitalia detiene diverse partecipazioni societarie, tra le quali assumono maggiore rilievo quelle strumentali alla propria missione aziendale, tramite "Invitalia Partecipazioni S.p.A.", la società di gestione di partecipazioni del Gruppo Invitalia.
Ha partecipazioni di controllo nelle seguenti società:
Il consiglio di amministrazione di Invitalia è stato rinnovato il 6 luglio 2022. Bernardo Mattarella è stato nominato Amministratore Delegato e Rocco Sabelli Presidente.
Sono stati nominati nel consiglio di amministrazione Claudia Colaiacomo, Carmela D’Amato e Anna Lambiase [20]
Cronologia dei vertici aziendali:
Periodo | Carica e nome | Consiglieri del CdA | Note |
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2022 - oggi |
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Claudia Colaiacomo, Carmela D’Amato, Anna Lambiase | [20] |
2019 - 2022 |
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Paola Ciannavei, Stefania Covello, Sergio Maccagnani. | [21] |
2016 - 2019 |
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2013 - 2015 |
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[22] | |
2010 - 2012 |
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[23] | |
2007 - 2009 |
|
Sviluppo Italia si trasforma in Invitalia nel 2008.[24] | |
Periodo | Carica e nome | Note |
---|---|---|
2005 - 2007 |
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[25] |
2002 - 2004 |
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[26] |
2000 - 2002 |
|
[27] |
1999 - 2000 |
|
[28] |
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