International Cometary Explorer
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L'International Cometary Explorer (ICE), nota originariamente come International Sun/Earth Explorer 3 (ISEE-3), è una sonda spaziale lanciata il 12 agosto 1978. Come le precedenti sonde del programma ISEE (ISEE-1 e ISEE-2) era progettata per studiare le interazioni del campo magnetico terrestre con il vento solare, ma al termine della missione primaria la sua destinazione d'uso è stata modificata per l'esplorazione delle comete. È stato il primo veicolo artificiale collocato in orbita halo in un punto di Lagrange, orbitando nel punto L1 del sistema Terra-Sole, nonché la prima sonda a monitorare il vento solare. È stata anche la prima sonda ad esplorare una cometa, attraversando la coda della Giacobini-Zinner e avvicinandosi a circa 7800 chilometri dal suo nucleo[1][2].
International Cometary Explorer | |||||
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Immagine del veicolo | |||||
Rappresentazione artistica della sonda | |||||
Dati della missione | |||||
Operatore | NASA | ||||
NSSDC ID | 1978-079A | ||||
SCN | 11004 | ||||
Destinazione | Orbita terrestre (prima missione) - Orbita eliocentrica (verso le comete Giacobini-Zinner e Halley) | ||||
Esito | La missione primaria si è conclusa con esito positivo. Un team privato ha tentato di recuperare il controllo della sonda, ma sono stati persi i contatti col veicolo. | ||||
Vettore | Delta 2000 | ||||
Lancio | 12 agosto 1978 | ||||
Luogo lancio | Cape Canaveral Space Launch Complex 17B | ||||
Proprietà del veicolo spaziale | |||||
Costruttore | Fairchild Aircraft | ||||
Programma Explorer | |||||
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La NASA ha sospeso le comunicazioni con la sonda nel 1997, effettuando solo dei controlli sullo stato dell'apparecchio nel 1999 e 2008[3][4]. La sonda era ancora operativa e con una scorta utile di propellente, quindi riutilizzabile in occasione di un fly-by con la Luna previsto per l'agosto del 2014, ma l'agenzia non disponeva più della strumentazione per il suo controllo e la ricostruzione era giudicata antieconomica, quindi ha deciso di abbandonarla. Un gruppo non ufficiale di studiosi si è però interessato all'apparecchio e ha cercato di prenderne il controllo, finanziandosi con una campagna di crowdfunding.
Nel corso dell'operazione, chiamata ISEE-3 Reboot Project, il gruppo è riuscito a riprendere la comunicazione bidirezionale con la sonda il 29 maggio 2014[5][6][7]. Dopo un primo tentativo di riavviare i motori concluso con successo, la propulsione della sonda è andata fuori servizio. Impossibilitati a modificare l'orbita, gli studiosi del gruppo hanno comunque deciso di usare il veicolo per effettuare rilevazioni scientifiche dall'orbita eliocentrica dell'apparecchio[8][9][10], ma il 16 settembre 2014 il team ha perso il contatto con la sonda[11].