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situazione in cui un Paese non è sottomesso all'autorità di un altro Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'indipendenza, in politica, è la situazione in cui una Nazione non è sottomessa all'autorità di una potenza estera.
Si distingue dall'autonomia, nella quale continuano a esistere dei vincoli istituzionali tra i due territori, tramite i quali uno può avere potere decisionale su determinate materie (competenza) e il centralismo, in cui il potere centrale possiede tutte le competenze.
L'indipendenza può essere lo status iniziale di una nazione emergente (spesso riempiendo un vuoto politico), ma è spesso un'emancipazione da un potere come ad esempio il colonialismo o l'imperialismo.
L'indipendenza può essere ottenuta per decolonizzazione, separazione o smembramento.
Storicamente, i grandi periodi di dichiarazioni di indipendenza sono stati quattro:
Continente | Numero
Totale Stati |
Prima nazione indipendente | Ultima nazione indipendente | |
---|---|---|---|---|
54 | Liberia (1847) | Sudan del Sud (2011) | ||
35 (America del Nord e America meridionale) |
Stati Uniti (1776)[1] | Saint Kitts e Nevis (1983)[2] | ||
44[3] | Cina (1800 a. C.) | Timor Est (2002) | ||
50[3] | San Marino (301) | Montenegro (2006) Kosovo (2008)[4][5][6] | ||
14 | Australia (1901) | Palau (1994)[7] | ||
8 | De facto condominio internazionale |
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