Il perturbante
sentimento di qualcosa allo stesso tempo estraneo e familiare / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il perturbante (nell'originale tedesco Das Unheimliche) è il titolo di un saggio di Sigmund Freud, e da esso è divenuto un aggettivo sostantivato per esprimere in ambito estetico una particolare attitudine del sentimento più generico della paura, che si sviluppa quando una cosa (o una persona, un'impressione, un fatto o una situazione) viene avvertita come familiare ed estranea allo stesso tempo, cagionando generica angoscia unita ad una spiacevole sensazione di confusione ed estraneità.
Il perturbante | |
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Titolo originale | Das Unheimliche |
Autore | Sigmund Freud |
1ª ed. originale | 1919 |
Genere | Saggio |
Sottogenere | Psicoanalisi |
Lingua originale | tedesco |
«Il perturbante è quella sorta di spaventoso che risale a quanto ci è noto da lungo tempo, a ciò che ci è familiare.»
(Sigmund Freud, Il perturbante, 1919.)
Dai traduttori italiani di Freud, questo sentimento è stato reso sia con l'aggettivo perturbante che con l'aggettivo sostantivato il perturbante. Il critico letterario d'impostazione freudiana Francesco Orlando ha usato nelle sue opere la traduzione il sinistro[1]. Più di recente è stata anche proposta la traduzione con lo spaesamento.[2]