Herbert Hagen
SS-Sturmbannführer nazista, condannato come criminale di guerra / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Herbert Martin Hagen (Neumünster, 20 settembre 1913 – Rüthen, 1º agosto 1999) è stato un militare tedesco, SS-Sturmbannführer della Germania nazista poi condannato come criminale di guerra.
Herbert Hagen | |
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Nascita | Neumünster, 20 settembre 1913 |
Morte | Rüthen, 1º agosto 1999 |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() |
Arma | SS |
Unità | Sicherheitsdienst |
Anni di servizio | 1936 - 1945 |
Grado | SS-Sturmbannführer |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
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Hagen fu in servizio come assistente personale di Carl Oberg, a capo della Polizia e delle SS e del dipartimento della Gestapo a Parigi. Hagen fu catturato nel 1945 e rilasciato nel 1948. Nel 1955 fu condannato all'ergastolo in contumacia in Francia, dopo essere stato riconosciuto colpevole della deportazione degli ebrei dalla Francia, riuscì a evitare la prigione e divenne un importante industriale tedesco. Nel 1980, in seguito alla modifica della legge per consentire il nuovo processo dei casi trattati all'estero, fu condannato a 12 anni di carcere da un tribunale di Colonia, per il suo ruolo chiave avuto nella deportazione di 73.000 ebrei nel campo di sterminio di Auschwitz. Hagen fu rilasciato dopo aver scontato solo 4 anni di carcere, morì a Rüthen nel 1999.[1]