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Guglielmo V di Orange-Nassau (L'Aia, 8 marzo 1748 – Braunschweig, 9 aprile 1806) fu l'ultimo Statolder della Repubblica delle Sette Province Unite, e leader della fazione conservatrice.
Guglielmo V di Orange-Nassau | |
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Henry Bone, ritratto di Guglielmo V di Orange-Nassau, 1801, smalto su rame, Royal Collection. | |
Principe di Orange-Nassau | |
In carica | 22 ottobre 1751 – 9 aprile 1806 |
Predecessore | Guglielmo IV |
Successore | Guglielmo VI |
Nome completo | Willem Batavus |
Trattamento | Sua Altezza Reale |
Altri titoli | Principe titolare di Orange Barone di Breda |
Nascita | L'Aia, 8 marzo 1748 |
Morte | Braunschweig, 9 aprile 1806 (58 anni) |
Luogo di sepoltura | Chiesa Nuova (dal 1958) |
Casa reale | Orange-Nassau |
Padre | Guglielmo IV di Orange-Nassau |
Madre | Anna di Gran Bretagna |
Consorte | Guglielmina di Prussia |
Figli | Federica Luisa Guglielmo Federico Guglielmo Giorgio |
Religione | Calvinismo |
Guglielmo V di Orange-Nassau | |
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Guglielmo V ritratto da Johann Georg Ziesenis nel 1768 circa | |
Statolder delle Province Unite | |
Durata mandato | 22 ottobre 1751 – 19 gennaio 1795 |
Predecessore | Guglielmo IV di Orange-Nassau |
Successore | carica abolita (proclamazione della Repubblica Batava) |
Nacque a l'Aia, figlio di Guglielmo IV di Orange-Nassau e della principessa Anna di Gran Bretagna.
Aveva soltanto tre anni quando il padre morì nel 1751. Egli assunse la funzione di Capo dello Stato e comandante militare nel 1766, dopo una lunga reggenza. I suoi reggenti furono:
Guglielmo V assunse la carica di stadtholder (amministratore delegato) e capitano generale dell'esercito olandese nel 1766.
Nel 1776, la repubblica fu la prima a riconoscere il nuovo stato indipendente degli Stati Uniti. Questa azione fu suggerita dai mercanti olandesi che intravedevano i vantaggi per l'Olanda a spese della Gran Bretagna. Guglielmo ribadì l'amicizia con il regno britannico (la casa di Orange era sempre stata molto legata al regno di Gran Bretagna), ma non fu capace di fermare il riconoscimento delle ex-colonie inglesi resesi indipendenti. Il governo inglese tentò di persuadere il governo olandese a sospendere il commercio con le loro ex-colonie, senza però riuscirvi. Guglielmo non poteva cambiare il corso delle cose contro i suoi oppositori.
Così nel 1780 la Gran Bretagna dichiarò guerra alle Provincie Unite: dopo quattro anni, gli olandesi vennero sconfitti ed una nazione impoverita crebbe senza riposo sotto la guida di Guglielmo. Un gruppo di giovani rivoluzionari, chiamati patrioti, stava sfidando la sua autorità. Guglielmo spostò la sua corte in Gheldria, una provincia lontana dal centro politico, ma non prese altri provvedimenti. Questo contro le aspettative di sua moglie Guglielmina, che voleva trasferirsi a l'Aia. Ma il convoglio reale fu fermato a Goejanverwellesluis dagli oppositori e fatto ritornare in Gheldria.
Questo fu un insulto per Guglielmina ed i suoi fratelli e pertanto Federico Guglielmo II di Prussia inviò un esercito di 20.000 uomini, al comando del duca di Brunswick-Wolfenbüttel, contro i ribelli. I patrioti si rifugiarono in Francia, giusto in tempo per vedere la caduta di Luigi XVI ed il sorgere del "potere del popolo", con lo scoppio della Rivoluzione francese.
Il 1795 fu un anno disastroso per la Repubblica delle Sette Province Unite. Sostenuti dall'esercito francese, i patrioti ritornarono in patria, proclamarono la caduta della vecchia repubblica e la nascita della Repubblica Batava.
Guglielmo V si rifugiò in Gran Bretagna presso gli ex-nemici. Guglielmo morì in esilio a Braunschweig, ora in Germania, mentre Napoleone gli aveva sequestrato anche i territori tedeschi. Nel 1813, suo figlio Guglielmo I dei Paesi Bassi ritornò in patria, divenendo il primo monarca del nuovo Regno Unito dei Paesi Bassi.
Nel 1767 il principe Guglielmo sposò la principessa Guglielmina di Prussia, sorella del re Federico Guglielmo II di Prussia. Da questo matrimonio nacquero i seguenti figli:
Guglielmo V generò anche un figlio naturale:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 264065168 · ISNI (EN) 0000 0000 6641 5226 · BAV 495/39387 · CERL cnp00405630 · ULAN (EN) 500340314 · LCCN (EN) n83306003 · GND (DE) 119357550 · BNF (FR) cb10714635v (data) · J9U (EN, HE) 987007270076605171 |
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