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Guerra russo-persiana (1722-1723)
conflitto del 1722-1723 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La guerra russo-persiana del 1722-1723, conosciuta nella storiografia russa come la campagna persiana di Pietro il Grande, fu una guerra tra l'Impero russo e la Persia, scatenata dal tentativo dello zar di espandere l'influenza russa nelle regioni del Caspio e della Transcaucasia, in maniera tale da impedire al suo rivale, l'impero ottomano, conquiste territoriali ai danni dei Safavidi, ormai in declino.
Guerra russo-persiana (1722-1723) parte delle guerre russo-persiane | |||
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![]() di Eugene Lanceray | |||
Data | 18 giugno 1722 - 12 settembre 1723 | ||
Luogo | Transcaucasia Iran settentrionale | ||
Esito | Vittoria russa | ||
Modifiche territoriali | La Russia ottiene Derbent, Baku e le province di Shirvan, Gilan, Mazandaran ed Astrabad. Tutte tornarono alla Persia rispettivamente 9 e 12 anni dopo. | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Perdite | |||
Voci di guerre presenti su Wikipedia | |||
Prima della campagna, Pietro il Grande strinse un'alleanza con il re georgiano Vakhtang VI e con il catholicos d'Armenia Asdvadzadur. Questi regnanti cristiani stavano cercando l'aiuto russo nella loro lotta contro le due potenze espansioniste musulmane (Turchia e Persia).
Nel luglio del 1722, l'esercito imperiale russo, forte di circa 22 000 uomini, si imbarcò ad Astrachan' sulle navi della appena costruita Flottiglia del Caspio, condotta dall'ammiraglio Fëdor Apraksin; a loro si aggiunsero successivamente i cosacchi che marciarono via terra partendo da Caricyn. Il 23 agosto 1722 l'esercito russo catturò Derbent, nel Daghestan meridionale, ma le tempeste autunnali nel Mar Caspio costrinsero Pietro il Grande a tornare ad Astrachan' lasciando le guarnigioni russe a Derbent e Svjatoj Krest; nel settembre del 1722, Vakhtang VI si era accampato a Ganja con un esercito combinato georgiano-armeno di 40.000 uomini per unirsi alla spedizione russa, ma dopo aver ricevuto la notizia del ritorno ad Astrachan' di Pietro il Grande, fece ritorno a sua volta a Tbilisi in novembre.
Nel dicembre del 1722 l'esercito e la marina russi, al comando del maggior generale Michail Matjuškin, catturarono Rasht e nel luglio del 1723 procedettero alla conquista di Baku. I successi militari russi e l'invasione turca dei possedimenti persiani nel Transcaucaso nella primavera del 1723, costrinsero il governo di Tahmasp II a firmare il 12 settembre 1723 un trattato di pace a San Pietroburgo il quale cedeva Derbent e Baku, nel Caucaso, nonché le province di Shirvan, Gilan, Mazandaran ed Astrabad, situate lungo il litorale meridionale del mar Caspio, alla Russia; per i successivi 12 anni il Mar Caspio divenne un lago interno all'Impero russo.
Nel 1735, alla vigilia della guerra russo-turca, l'imperatrice Anna Ioannovna restituì tutti i territori alla Persia come prerequisito per costituire un'alleanza contro la Turchia ottomana.