Guerra delle sabbie
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La guerra delle sabbie (in francese guerre des sables, in arabo حرب الرمال?, ḥarb al-rimāl) fu combattuta nel settembre-ottobre 1963 tra il Marocco e l'Algeria. Il conflitto scoppiò a causa di un contenzioso territoriale sorto tra i due stati, in particolare per le zone di frontiera di Béchar e Tindouf.
Guerra delle sabbie | |||
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La frontiera marocchino-algerina. La linea grigia indica il confline non conteso; le linee rosse e blu indicano la frontiera demarcata dai francesi in epoca coloniale; la linea verde indica la frontiera stabilita dalla Francia nel 1952 e adottata come confine tra le due nazioni. | |||
Data | settembre-ottobre 1963 | ||
Luogo | Confine tra Algeria e Marocco | ||
Esito | Cessate il fuoco imposto dall'Organizzazione dell'unità africana | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Perdite | |||
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Dopo settimane di scaramucce di frontiera, il 25 settembre le forze marocchine lanciarono una grande offensiva oltre il confine con l'Algeria, mettendo in seria difficoltà le scarsamente equipaggiate e addestrate truppe algerine; l'attacco marocchino causò però una forte riprovazione internazionale, ed Egitto e Cuba si affrettarono a inviare armi e truppe in appoggio degli algerini. Dopo il fallimento di un attacco in direzione di Tindouf, i marocchini si affrettarono a siglare una tregua il 30 ottobre dopo pressioni in tal senso da parte dell'Organizzazione dell'unità africana.
Il contenzioso sui confini tra Marocco e Algeria fu poi risolto negli anni seguenti per via negoziale.