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giurista e politico italiano (1907-1987) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giuseppe Branca (La Maddalena, 21 marzo 1907 – Pesaro, 14 agosto 1987) è stato un giurista e politico italiano.
Giuseppe Branca | |
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Giuseppe Branca a colloquio col Presidente della Camera, Sandro Pertini, 1969 | |
Presidente della Corte costituzionale | |
Durata mandato | 10 maggio 1969 – 9 luglio 1971 |
Predecessore | Aldo Sandulli |
Successore | Giuseppe Chiarelli |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 25 maggio 1972 – 11 luglio 1983 |
Legislatura | VI, VII, VIII |
Gruppo parlamentare | Sinistra indipendente |
Circoscrizione | Emilia Romagna |
Collegio | VI-VII: Bologna II VIIII: Ferrara |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Sinistra indipendente |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Docente universitario |
Laureatosi in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Roma, è stato docente di diritto romano all'Università degli Studi di Urbino, dal 1934 al 1937[1], di cui fu anche Rettore dal 1944 al 1947.
Insegnò successivamente negli Atenei di Messina, Trieste, Bologna, Padova, Modena, Roma.[1]
Il 2 luglio 1959 è stato eletto giudice della Corte costituzionale dal Parlamento in seduta comune, giurando il 9 luglio 1959.
Il 10 maggio 1969 è stato eletto presidente della Corte Costituzionale, e abbandonò la carica il 9 luglio 1971.[2]
Pubblicò numerosi articoli di diritto romano, diritto civile, diritto costituzionale e diritto del lavoro, prevalentemente nei periodici Rivista Italiana di Scienze Giuridiche e nel Foro Italiano.[1]
Fu eletto senatore nel 1971, nel gruppo della Sinistra indipendente[1], e confermato anche per le due successive legislature.[3]
Fu curatore, con Alessandro Pizzorusso, del Commentario della Costituzione.[4]
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