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paroliere italiano (1943-2023) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giuseppe Bentivoglio (Roma, 21 maggio 1943 – Genazzano, 6 luglio 2023) è stato un paroliere e giornalista italiano.
Nato a Roma, di professione giornalista, Bentivoglio è noto soprattutto per la sua collaborazione con Fabrizio De André. Ha condiviso la scrittura dei testi per alcuni tra gli album più celebri del cantautore genovese[1]: è infatti già coautore, nel 1968, del brano La ballata degli impiccati (contenuto nel concept album Tutti morimmo a stento), ispirato dall'omonima opera poetica di François Villon, quindi di tutti i brani di Non al denaro non all'amore né al cielo e di Storia di un impiegato[2][3] come ad esempio nei brani Canzone del maggio, Canzone del padre, Il bombarolo, Un giudice e Verranno a chiederti del nostro amore.[4]
In seguito ha scritto anche i testi di alcuni brani su musiche di Fiorenzo Carpi, contenuti nell'album In prima persona (1974) di Donatella Moretti.
A lungo amico di De André, con cui discuteva su numerosi argomenti[5], interromperà i rapporti con il cantautore per motivi non noti: rimarrà però sempre in contatto con la sua famiglia.[6]
Dopo avere lasciato Roma, si è trasferito a Genazzano, dove ha vissuto fino alla sua scomparsa.[6] Ai suoi funerali è presente anche Dori Ghezzi.[6]
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