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archeologo e storico dell'arte italiano (1841-1925) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giulio de Petra (Casoli, 13 febbraio 1841 – Napoli, 22 luglio 1925) è stato un archeologo italiano.
Giulio de Petra | |
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Senatore del Regno d'Italia | |
Legislatura | dalla XXIV (nomina 30 dicembre 1914) |
Tipo nomina | Categoria: 18 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Professione | Archeologo |
Nacque a Casoli dal medico Pietro e da Raffaella Vigezzi: dopo gli studi presso il collegio degli scolopi di Chieti, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell'università di Napoli, ma ben presto preferì gli studi storici e iniziò a frequentare le lezioni di archeologia di Giuseppe Fiorelli che, nel 1862, lo volle come suo coadiutore alla direzione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e ispettore agli scavi di Pompei, Ercolano, Stabia e Cuma.
Succedette al Fiorelli come professore ordinario di Archeologia presso l'Università di Napoli il 28 novembre 1872 e, il 2 maggio 1875, come direttore del Museo Archeologico Nazionale. Nel 1895 De Petra fu il primo a studiare con criterio scientifico il sito archeologico di Cluviae, antica città sannita, nei pressi del suo paese natale Casoli (CH)[1].
Pubblicò numerosi e notevoli studi, in particolare sulle tavolette cerate di Pompei e sulla villa dei Papiri di Ercolano. Fu uno dei più stretti collaboratori di Theodor Mommsen per i suoi studi sull'Italia meridionale. Numerosi furono i riconoscimenti alla sua attività scientifica: venne nominato membro della Società Reale di Napoli (1877) e dell'Imperiale Istituto Archeologico Germanico (1878), socio dell'Accademia dei Lincei (1888) e Deputato della Regia Deputazione abruzzese di storia patria (1910).
Il 30 dicembre 1914, pochi mesi prima di lasciare la cattedra, venne nominato senatore del Regno, ma a causa dell'età avanzata e della salute malferma partecipò poco ai lavori parlamentari.
Morì a Napoli il 22 luglio 1925.
La voce bibliografica redatta su Giulio De Petra da Raffaele Aurini nel "Dizionario bibliografico" conta 122 scritti editi.
Qui si ricordano:
numerosi scritti e saggi sono contenuti nei seguenti periodici: “Giornale degli scavi di Pompei”, “Notizie degli Scavi d Antichità”, Atti della R. Accademia dei Lincei”, “Atti della Società italiana pel progresso delle scienze”; “Atti dell'Accademi di Architettura e Belle Arti”; “Archivio storico napoletano”, “Rivista abruzzese di scienze, lettere e arti”;
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