La conoscenza col musicista Antonio Salieri gli offrì l'occasione di cominciare anche la carriera di librettista. Il primo libretto musicato fu quello de Le donne letterate, del 1770, ma già alcuni anni prima il Boccherini aveva scritto un libretto, Turno, re dei Rutoli, non musicato ma elogiato da Ranieri de' Calzabigi[2][3]. I libretti del Boccherini mostrano «talento per la pantomima e la coreografia e facilità nella gestione delle convenzioni teatrali».[3]
Il Boccherini svolse anche l'attività di poeta. Fu membro dell'Accademia dell'Arcadia col nome di Argindo Bolimeo[2][3] e nel 1774 pubblicò una raccolta di Sonetti amorosi e storiati, di «argomento esile e linguaggio sciatto».[2]
Si ignorano le circostanze e l'anno della morte.[2] Era fratello del compositore Luigi Boccherini.
Turno, re dei Rutoli, dramma tragico, non musicato, 1767
(EN) Gabriella Biagi Ravenni, Boccherini, Giovanni Gastone, in Stanley Sadie (a cura di), The New Grove Dictionary of Opera, Volume One, Oxford University Press, 2004, ISBN978-0-19-522186-2.