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Giorni di luglio
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I Giorni di luglio (in russo Июльские дни?) furono un periodo di disordini a San Pietroburgo tra il 16 e il 20 luglio 1917 (Calendario giuliano, tra il 3 e il 7 luglio).
Giorni di luglio | |||
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Data | 17 luglio 1917 | ||
Luogo | Prospettiva Nevskij a San Pietroburgo | ||
Esito | Declino del potere bolscevico | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Voci di rivolte presenti su Wikipedia | |||
Essi furono caratterizzati da dimostrazioni armate spontanee da parte di soldati, marinai e lavoratori dell'industria impegnati contro il Governo provvisorio russo.[1] Le dimostrazioni furono più intense e più violente di quelle avvenute durante la Rivoluzione di febbraio mesi prima.[2]
Il Governo provvisorio biasimò i Bolscevichi per le violenze perpetrate nei Giorni di luglio e con le susseguenti misure restrittive sul Partito bolscevico, il partito fu disperso e molti dei suoi capi arrestati.[3] Vladimir Lenin fuggì in Finlandia, mentre Leone Trotsky fu tra coloro che furono arrestati.[4]
Il risultato dei Giorni di luglio rappresentò un provvisorio declino nella crescita del potere bolscevico e della sua influenza nel periodo antecedente la Rivoluzione di Ottobre.[3]