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Ghetto di Łódź
quartiere riservato agli ebrei di Łódź, istituito sotto l'occupazione nazista / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il ghetto di Łódź (o ghetto di Litzmannstadt[1]), con oltre 200000 abitanti, è stato per grandezza il secondo tra i ghetti nazisti istituiti dal Terzo Reich in Polonia, dopo quello di Varsavia. Situato nella città di Łódź ed inizialmente inteso come un campo solo temporaneo di raccolta per ebrei, il ghetto venne trasformato in un importante centro industriale a basso costo di manodopera per la Germania nazista ed in special modo per l'esercito tedesco. La popolazione del ghetto fu progressivamente ridotta dalle disumane condizioni di vita e di lavoro e dall'invio di decine e decine di migliaia di bambini e anziani nei campi di sterminio. A causa dell'elevata produttività il ghetto riuscì tuttavia a sopravvivere fino all'agosto 1944 quando la popolazione rimasta (72000 persone) venne deportata e uccisa ad Auschwitz. Fu l'ultimo ghetto polacco ad essere liquidato. Solo poche migliaia furono i sopravvissuti.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d6/1leftarrow_blue.svg/18px-1leftarrow_blue.svg.png)
Ghetto di Łódź | |
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Ghetto Litzmannstadt | |
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Stato | ![]() |
Città | Łódź |
Abitanti | 200 000 ab. (8 febbraio 1940 - 28 agosto 1944) |
A differenza di altri ghetti nazisti, esiste un'abbondante documentazione relativa al ghetto di Łódź, inclusa una cronaca dettagliata semi-ufficiale redatta giorno per giorno dal 12 gennaio 1941 al 30 luglio 1944 a cura del Consiglio ebraico del Ghetto,[2] oltre a diari di testimoni come quello di Dawid Sierakowiak e a migliaia di fotografie del ghetto scattate clandestinamente dai fotografi Henryk Ross e Mendel Grossman.[3]