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condottiero italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gaspare Martinengo (... – 14 settembre 1481) è stato un condottiero italiano.
Gaspare Martinengo | |
---|---|
Nascita | ? |
Morte | 14 settembre 1481 |
Dati militari | |
Paese servito | Ducato di Milano, Repubblica di Venezia |
Forza armata | Mercenari |
Anni di servizio | 1454-1481 |
Grado | Condottiero |
Battaglie | Battaglia di Alzano Lombardo, Battaglia della Riccardina, Assedio di Forlì |
Note | Collaboratore di Bartolomeo Colleoni |
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Discendente della nobile famiglia Martinengo era figlio del condottiero conte Antonio I Martinengo (?-1473), signore di Urago d'Oglio, Padernello, Quinzano d'Oglio[1] e di Nostra Bon.
Divenne signore di Urago d'Oglio, Orzinuovi e Pavone del Mella. Sposò Caterina Colleoni, figlia del condottiero Bartolomeo Colleoni[2] e dal 1454 prese parte col suocero ad alcune delle sue imprese militari.
Morì nel 1481.
Gaspare e Caterina diedero vita al ramo dei Martinengo della Pallata.
La figlia Biancamaria (1466-1480), cagionevole di salute, morì precipitando nel fossato del castello di Padernello e diede vita alla leggenda della Dama Bianca che, ogni dieci anni il 20 di luglio[3], la stessa notte della sua morte, il suo fantasma ricompare nel castello vestito di bianco, con in mano un libro aperto dorato contenente il suo segreto.[4][5]
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