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composto chimico insetticida Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il fosalone (o phosalone) è un organofosfato utilizzato come insetticida, più nello specifico come acaricida.[1][2] Nonostante sia stato sviluppato da Rhône-Poulenc in Francia, è stato bandito dai regolamenti dell'Unione Europea nel dicembre 2006. È un 1,3-benzossazolo. Generalmente il limite tollerato dalla normativa italiana è <0,01 mg/Kg.[3]
Fosalone | |
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Nome IUPAC | |
S-[(6-cloro-2-osso-1,3-benzossazol-3(2H)-il)metil] O,O-dietil fosfoditionato | |
Nomi alternativi | |
Phosalone, Zolone, Fosalon | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C12H15ClNO4PS2 |
Massa molecolare (u) | 367.8 |
Aspetto | Cristallino e incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 218-996-2 |
PubChem | 4793 |
SMILES | Clc2ccc1c(OC(=O)N1CSP(=S)(OCC)OCC)c2 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1.39 |
Solubilità in acqua | 3.05 mg/L |
Temperatura di fusione | ca. 48 °C |
Indicazioni di sicurezza | |
La dose letale media nei ratti è di 85 mg/kg per ingestione orale e 390 mg/kg per contatto dermico.[4] Il fosalone è un blando inibitore dell'acetilcolinaesterasi[5] e può causare sintomi quali miosi, ipersalivazione, iperidrosi, edema polmonare e incontinenza fecale.[6]
È infiammabile e rilascia gas tossici quali ossidi del fosforo, ossidi di zolfo e ossidi di azoto[5], costituendo un rischio specialmente per le forme di vita acquatiche[7].