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club calcistico italiano di Matera Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'FC Matera, noto semplicemente come Matera, è una società calcistica italiana con sede nella città di Matera, capoluogo dell'omonima provincia. Milita nel girone H della Serie D.
FC Matera Calcio | |
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Biancazzurri, il Bue | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Bianco, azzurro |
Simboli | Bue |
Inno | "Dietro gli scaloni" Roots'n'Stones Crew (2013) |
Dati societari | |
Città | Matera |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Serie D |
Fondazione | 1933 |
Rifondazione | 1957 |
Rifondazione | 1988 |
Rifondazione | 1998 |
Rifondazione | 2012 |
Rifondazione | 2019 |
Presidente | Stefano Tosoni |
Allenatore | Alfio Torrisi |
Stadio | XXI Settembre-Franco Salerno (7 490 posti) |
Sito web | fcmatera.it |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 Trofeo Jacinto 1 campionato di Serie C1 |
Trofei nazionali | 1 Coppe Italia Serie D |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il primo club cittadino fu fondato originariamente nel 1933, e nel corso della storia la squadra è stata rifondata diverse volte. Nell'estate 2022 il club ha ripreso la denominazione e il logo storici di FC Matera[1]. È l'unica squadra lucana che ha nel suo palmarès due trofei nazionali, il Trofeo Jacinto conquistato nel 1991 e la Coppa Italia di Serie D conquistata nel 2010; è stata inoltre finalista della Coppa Italia Lega Pro nel 2017.
Nel corso del 1926 e negli anni successivi, il "Matheola Football Club", squadra dell'Opera Nazionale Dopolavoro di Matera e la "SS Gandolfo" costituita nel 1925, affrontano compagini dei centri vicini, talvolta con formazioni da 7 giocatori per squadra, utilizzando come terreno di gioco principalmente il "Campo delle Tre Vie". Si diffonde in città, appena diventata capoluogo di provincia, un forte fermento calcistico e sportivo. La prima società calcistica ufficiale a Matera viene fondata nell'Ufficio Sportivo della Federazione in Via La Vista il 5 settembre 1933 con il nome di Unione Sportiva Matera e colori sociali granata; il 28 gennaio 1934, in occasione della prima gara interna ufficiale del campionato 1933-34 contro il Bitonto, viene inaugurato il nuovo Campo degli Sports, in seguito Campo sportivo "Luigi Razza", diventato nel dopoguerra Stadio "XXI Settembre"[2]. Dopo aver partecipato ad un campionato di Terza Divisione, il Matera partecipa al campionato regionale di Seconda Divisione pugliese, massimo campionato regionale dell'epoca, denominato poi Prima Divisione a partire dal 1935-36.[3] La società, che nel campionato 1936-37 si trasforma in Associazione Sportiva Materana, resta la massima espressione calcistica cittadina fino alla seconda guerra mondiale. Durante la guerra il Matera è l'unica formazione non pugliese che partecipa nel 1944 alla Coppa CONI, competizione disputata nella Puglia liberata dalle forze alleate, mentre nel Torneo misto pugliese 1944-1945 si ritira al termine del girone di andata[4].
Nel dopoguerra nascono diverse realtà calcistiche, ma quella che raccoglie l'eredità dell'U.S. Matera è la Matera Calcio, con i definitivi colori sociali bianco e azzurro. Nel 1947-48 questa nuova compagine partecipa al girone B del campionato pugliese di Prima Divisione, insieme a squadre come il Manduria, Lecce B, Maglie, Martina, Grottaglie, Ostuni[2].
Nel 1950 la Matera Calcio, pur avendo terminato al nono posto il precedente campionato di Prima Divisione pugliese, viene ammessa per la prima volta ad un campionato interregionale, la Promozione (corrispondente all'attuale Serie D), gestito dalla Lega Interregionale Sud[2]. Al termine della stagione il Matera retrocede e disputa il campionato di Prima Divisione pugliese, ma pur arrivando al primo posto nel girone B, non viene classificato in quanto era stato iscritto d'ufficio al campionato pugliese da parte della F.I.G.C. per ragioni di vicinorietà. Viene pertanto ammesso al nuovo campionato di Promozione lucana, vincendolo nel 1953 e tornando nella categoria interregionale, che nel frattempo ha mutato il suo nome in IV Serie, dove partecipa per cinque stagioni consecutive. Al termine della stagione 1957-58 la Matera Calcio, dopo la retrocessione in Prima Categoria lucana, viene esclusa dai ruoli federali.[5], così la prima squadra cittadina diventa la Libertas Matera. Nel 1963 dalla fusione tra la Libertas e l'Acli Piccianello nasce il Foot Ball Club Matera[6], che due anni più tardi vince il proprio girone e le semifinali del campionato lucano di Prima categoria, e diventa campione lucano di Prima Categoria per rinuncia della Libertas Invicta Potenza.
A partire dal 1965, anno del ritorno in Serie D, si affaccia sulla scena colui che, succedendo a Riziero Zaccagnini, sarà il presidente del F.B.C. Matera per 22 anni, Franco Salerno, in seguito diventato anche Senatore della Repubblica, che porterà la società biancazzurra negli anni settanta ai suoi massimi livelli di sempre. Dopo tre anni di serie D, il Matera vince nel 1967-68 il campionato davanti al Savoia e raggiunge per la prima volta la Serie C, retrocedendo in Serie D nel 1975 e tornando in C dopo un anno. Nel 1978 avviene la ristrutturazione della serie C ed il Matera è ammesso alla neonata Serie C1.
In seguito al primo campionato di serie C1 della storia nella stagione 1978-1979, sotto la guida del presidente Franco Salerno, a cui è stato successivamente intitolato lo Stadio XXI Settembre, e dell'allenatore Franco Dibenedetto (premiato quell'anno con il Seminatore d'oro come miglior allenatore di Serie C), vincendo all'ultima giornata contro la Lucchese la città di Matera raggiunge per la prima ed unica volta nella sua storia la Serie B.
Nonostante alcuni risultati prestigiosi ed un buon girone di andata terminato al 14º posto in piena zona salvezza, il Matera crolla nel girone di ritorno; segue una doppia retrocessione dalla B alla C2, anno in cui avviene anche il rogo del Ballarin avvenuto all'ultima giornata prima della gara tra Sambenedettese e Matera. Nella seconda metà degli anni ottanta, il Matera vive una seconda doppia retrocessione, passando dalla C2 al campionato di Promozione.
In conseguenza di ciò i soci del F.C. Matera decidono di effettuare una fusione societaria con l'altra compagine materana, il Pro Matera, club militante in Interregionale, dando vita alla Pro Matera Sport, divenuto poi Matera Sport. Nel 1991 il Matera vince il campionato interregionale e poi conquista la promozione in C2 nello spareggio decisivo contro il Gangi, vincendo 2-0 in casa e pareggiando 0-0 a Gangi, in Sicilia. In seguito vincerà anche il Trofeo Jacinto[7][8][9], torneo precursore dell'attuale Scudetto Dilettanti (istituito a partire dal 1992) giocato tra le sei vincitrici degli spareggi promozione; battendo in finale a Bovalino l'Aosta per 1-0, il Matera diventa quindi Campione d'Italia Interregionale.
Nel 1992-1993 il Matera termina il campionato di Serie C2 al terzo posto e viene ripescato in C1, dove torna dopo 12 anni nella stagione 1993-94. A fine stagione però, a causa di irregolarità amministrative, il Matera subisce una retrocessione a tavolino in C2. Nonostante le vicissitudini societarie che portano al fallimento del Matera Sport ed alla successiva nascita della Polisportiva Matera, nella stagione 1995-96 la squadra biancazzurra disputa un campionato di Serie C2. Con la nuova denominazione disputa un altro buon campionato in C2 prima di essere condannata per la seconda volta in tre anni ad un'altra retrocessione a tavolino, per problemi relativi alla fideiussione bancaria necessaria per l'iscrizione al campionato. La Polisportiva Matera, per protesta contro la retrocessione a tavolino e per difficoltà economiche, disputa il Campionato Nazionale Dilettanti 1997-98 con la formazione juniores, giungendo penultima nel girone H con soli 6 punti all'attivo e davanti al solo Lagonegro.
Nel 1998 dalla fusione tra Atletico Matera e Scanzano nasce l'Associazione Sportiva Materasassi, presieduta dall'avvocato Vitantonio Ripoli, che acquisisce il diritto a partecipare al torneo regionale di Eccellenza. Nel campionato di Eccellenza Lucana 1998-99 si assiste dunque a un derby tra Materasassi e Polisportiva Matera (che nel frattempo cambia denominazione diverse volte, convivendo con l'altra realtà cittadina fino allo scioglimento, avvenuto nel 2001) e nella città dei Sassi torna a disputarsi una stracittadina quarantacinque anni dopo le sfide tra Libertas e Matera Calcio.
Nel 1999-00 il Materasassi, che nella precedente stagione disputata a livello regionale era arrivato al terzo posto conquistando la Coppa Italia Dilettanti Basilicata, vince il campionato di Eccellenza e permette al calcio materano di tornare in una categoria interregionale dopo due anni.
Nella stagione 2004-2005, a causa della solita mancanza di investitori, sono i tifosi a garantire vitto e alloggio ai giocatori grazie a delle vere e proprie raccolte spontanee di denaro[10] che proseguono fino all'ingresso in società dei due nuovi soci Barbano e Padula. Nonostante le difficoltà economiche, nelle stagioni 2004-05 e 2005-06 il Matera riesce in qualche modo a conservare la Serie D grazie alle vittorie nei play-out.
Nella stagione 2009-2010 il Matera vince[11] la Coppa Italia di Serie D, vince i play off[12] garantendosi il primo posto nei ripescaggi ed è ripescato in Lega Pro Seconda Divisione; pertanto il 4 agosto 2010 il Consiglio Federale della Federcalcio delibera il ripescaggio in Seconda Divisione del Matera, che torna così in un campionato professionistico dopo 13 anni[13].
Nell'estate 2011 la società non s'iscrive al successivo campionato di Seconda Divisione e così viene esclusa dai campionati professionistici per inadempienze finanziarie. Nella stagione 2011-2012 il Comitato Provinciale della FIGC autorizza il Football Club Matera a ripartire dal Campionato Provinciale di Terza Categoria. Nella stagione seguente il Matera non si iscrive ad alcun campionato, fallendo. Tuttavia nel 2012 l'imprenditore Saverio Columella perfeziona l'iscrizione al campionato di Serie D di una nuova realtà calcistica: l'A.S.D. Matera Calcio. Nel 2014 il club torna nel terzo livello del calcio italiano, cambiando denominazione in S.S. Matera Calcio. Nella stagione 2016-17 raggiunge la finale[14] di Coppa Italia Lega Pro. Nell'agosto 2018 il Matera Calcio viene rilevato dall'imprenditore materano Nicola Andrisani e dall'avvocato Vitantonio Ripoli, già presidente nei primi anni 2000. A questi subentra Rosario Lamberti, imprenditore avellinese. Il 14 febbraio 2019 viene esclusa dal campionato di Serie C dopo quattro rinunce[15], e successivamente esclusa dai ruoli federali.
Nell'estate 2019 nasce la U.S.D. Matera Calcio 2019 che riparte dal campionato di Seconda Categoria[16] e nell'estate del 2021, dopo la fusione con l'A.S.D. Grumentum Val d'Agri, si trasforma in U.S.D. Matera Grumentum, partecipante al campionato di Eccellenza lucana[17][18]. Nel 2022 il club ritorna in Serie D e riprende la denominazione e il logo storici di FC Matera.
Nel 2022-23, dopo una partenza estremamente difficile sotto la guida del tecnico Finamore, che decide di dimettersi nel mese di Ottobre, con l'avvento di mister Ciullo i biancazzurri riescono a rimontare la classifica con una serie di risultati utili consecutivi, sino a sperare in un piazzamento nei playoff. La stagione si conclude al 7º posto, dopo aver ampiamente raggiunto il primario obiettivo della salvezza.
Cronistoria del calcio a Matera |
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I colori del Matera Calcio sono il bianco e l'azzurro derivanti dallo stemma cittadino. All'epoca della fondazione della prima squadra calcistica cittadina, da cui il Matera Calcio deriva, fu scelto inizialmente come colore sociale il granata. Nella stagione 1967-1968 esordisce la maglia bianca con diagonale blu che diverrà in seguito la maglia classica del Matera.
Fino alla stagione 2011-2012, ovvero fino all'esclusione dai campionati professionistici per inadempienze finanziarie, il Football Club Matera utilizzava lo storico stemma utilizzato all'epoca del campionato di Serie B 1979-1980. Lo stesso stemma è stato successivamente riadottato nell'estate del 2022.
Numerosi sono stati i brani scritti nel corso degli anni per il Matera.[21] Dal 2013 l'inno ufficiale della squadra è "Dietro gli scaloni", una melodia reggae composta dai Roots'n'Stones Crew, giovane gruppo originario della città dei Sassi. Il titolo deriva dal luogo tipico di ritrovo della tifoseria fra il primo e il secondo tempo di una partita: dietro le gradinate dello stadio. Il brano fa riferimento agli anni più belli della storia della società, citando il presidente Salerno e lo storico portiere Franco Mancini.[22]
Gli altri inni composti nel corso degli anni per il Matera sono i seguenti:
Il Matera disputa le proprie partite casalinghe allo Stadio XXI Settembre-Franco Salerno lo stadio più capiente della regione Basilicata. La sua costruzione fu terminata nel 1933 ed inizialmente fu chiamato Campo sportivo Luigi Razza; nel dopoguerra fu cambiato il nome in Stadio XXI Settembre per ricordare il 21 settembre 1943, data della strage di Matera. Infine il 16 giugno 2001 lo stadio è stato co-intitolato a Franco Salerno, presidente del Football Club Matera che conquistò la Serie B nella stagione 1979-80 (l'ultima volta che una squadra calcistica della Basilicata è stata in cadetteria). Proprio nel 1979, in occasione di quella promozione, lo stadio fu ristrutturato, con la costruzione delle due curve e della gradinata, quest'ultima in sostituzione di quella vecchia che era in tubi Innocenti e di dimensioni molto inferiori, mentre la tribuna centrale risale ai primi anni cinquanta e le tribune laterali al 1968; la capienza totale dello stadio fu così aumentata a circa 15.000 posti[23], ridotti progressivamente nel corso degli anni successivi per motivi di sicurezza e ordine pubblico.
Il F.C. Matera effettua i suoi allenamenti presso lo Stadio XXI Settembre-Franco Salerno, a parte alcune eccezioni.
Elenco delle sedi sociali del Matera.[24]
Elenchi degli sponsor tecnici e ufficiali del Matera.[25]
Cronologia degli sponsor ufficiali
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Il Matera Calcio è stato anche impegnato nel sociale; con collaborazioni per la diffusione di messaggi per la sensibilizzazione sulla donazione del sangue, con la FIDAS[26].
Il primo periodico ufficiale del Matera Calcio è stato il «F.C. Matera news»[27] fondato nel 2008 ed attivo dalla data di fondazione fino al 2011.
Il lungometraggio «9 giugno 1979. Una città nel pallone» è un docufilm del 2014, realizzato dal regista Sandro Veglia sulla storica promozione del Matera in Serie B, premiato dalla Fédération internationale cinéma et télévision sportifs durante Sport Movies & Tv - Milano International FICTS Fest[28][29]; il docufilm è stato proiettato anche nel corso dell'evento «1979-2019: un sogno chiamato Serie B quarant’anni dopo» organizzato il 9 giugno 2019 dal portale Materacalciostory e dall'A.S.D. Matheola con il patrocinio della Fondazione Matera 2019, a quarant'anni dalla promozione del Matera in Serie B[30][31].
Un altro documentario intitolato «La grande stagione» è stato realizzato da Sandro Veglia insieme a Materacalciostory nel 2021, a trent'anni di distanza dalla vittoria del Campionato Interregionale 1990-1991 e del Trofeo Jacinto[32].
Nel corso della festa per celebrare i 90 anni dalla nascita del calcio a Matera, svoltasi il 5 settembre 2023, è stata scoperta una targa commemorativa in via La Vista, sul palazzo dove nacque la Unione Sportiva Matera, prima società della città; è stato inoltre realizzato un murale intitolato «Il grande Matera», raffigurante la formazione che scese in campo all'esordio del campionato di Serie B 1979-1980. Infine nel corso della festa tenutasi allo stadio, oltre alla visione di una mostra fotografica è stato proiettato il documentario di 30 minuti intitolato «Il Matera fa 90», realizzato da Sandro Veglia e Materacalciostory, che narra l'intera storia calcistica materana dalle origini fino al presente[33].
Il libro «Con il Matera nel cuore», scritto nel 2013 dal giornalista Stefano Mele, descrive il periodo più florido e felice del club biancazzurro. In particolare vengono raccontati gli anni dal 1964 al 1987, in cui il club fu gestito dal compianto presidente Franco Salerno, il presidente più longevo e più vincente della storia calcistica materana[34][35].
Il libro «Dove non arrivavano i treni arrivò la serie B» scritto da Luciano Aprile, professore di filosofia ed ex calciatore, racconta episodi della storia nel Matera dell'autore arrivato nella città dei Sassi negli anni settanta[36].
Si riporta l'elenco degli allenatori e dei presidenti del Matera Calcio dall'anno di fondazione in poi[37][38].
Il seguente è l'elenco dei giocatori facenti parte della Hall of Fame presente sul sito della storia del club, linkato sul sito ufficiale del club.
I calciatori che durante la loro militanza nelle file del Matera che hanno ricevuto almeno una convocazione con le rappresentative nazionali sono quattro: il centrocampista Nicola Peragine con la Nazionale Under-21[106] e l'attaccante Mario Pini con la Nazionale di Serie B nel 1980, il difensore Leonardo Sernicola con la Nazionale Under-20 il 5 settembre 2017[107] e il portiere Thomas Brahja con la Nazionale Under-21 dell'Albania nel novembre 2024[108].
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
2° | Serie B | 1 | 1979-1980 | 1 | |
3° | Serie C | 11 | 1968-1969 | 2018-2019 | 17 |
Serie C1 | 3 | 1978-1979 | 1993-1994 | ||
Lega Pro | 3 | 2014-2015 | 2016-2017 | ||
4° | Promozione | 1 | 1950-1951 | 24 | |
IV Serie | 4 | 1953-1954 | 1956-1957 | ||
Campionato Interregionale | 1 | 1957-1958 | |||
Serie D | 6 | 1965-1966 | 2023-2024 | ||
Serie C2 | 11 | 1981-1982 | 1996-1997 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2010-2011 | |||
5° | Campionato Interregionale | 4 | 1987-1988 | 1990-1991 | 17 |
Campionato Nazionale Dilettanti | 1 | 1997-1998 | |||
Serie D | 12 | 2000-2001 | 2013-2014 | ||
In 59 stagioni sportive disputate dall'esordio a livello nazionale nel 1950. Sono escluse le annate dal 1951 al 1953, dal 1958 al 1965, dal 1998 al 2000, 2011-2012 e dal 2019 al 2022, nelle quali il Matera ha partecipato ai tornei del Comitato Regionale Pugliese 1951-1952 e del Comitato Regionale Lucano.
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|
Coppa Italia | 5 | 1979-1980 | 2017-2018 | 5 |
Coppa Italia Semiprofessionisti | 8 | 1972-1973 | 1980-1981 | 26 |
Coppa Italia Serie C | 14 | 1981-1982 | 2018-2019 | |
Coppa Italia Lega Pro | 4 | 2010-2011 | 2016-2017 | |
Coppa Italia Dilettanti (Fase Interregionale) | 3 | 1988-1989 | 1990-1991 | 17 |
Coppa Italia Serie D | 14 | 2000-2001 | 2023-2024 | |
Coppa Italia Dilettanti (Fase Eccellenza) | 1 | 1998-1999 | 1 |
Il successo più prestigioso della storia del Matera, ovvero la vittoria al Luigi Ferraris contro la Sampdoria in Serie B (18 novembre 1979, 0-1, rete di Giuseppe Raffaele[109]), congiuntamente al pareggio casalingo per 1-1 nel ritorno sul campo neutro di Foggia (reti di Giovanni Sartori e Italo Florio)[110], fa dei lucani l'unica squadra imbattuta in incontri di campionato contro i blucerchiati.
Per quanto concerne gli allenatori, il record di presenze sulla panchina biancazzurra spetta a Franco Di Benedetto, allenatore dei lucani per 6 stagioni, seguito da Nicola Chiricallo, che ha guidato il Matera per 5 campionati.
Di seguito invece la classifica dei primi dieci giocatori per numero di presenze e di gol in gare di campionato:
Record di presenze
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Record di reti
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Il tifo organizzato a Matera nasce sul finire degli anni Settanta quando apparvero sigle come Ultras Matera, Fedelissimi, Prima Linea, Brigate Biancazzurre, Commandos Tigre e soprattutto Viking (successivamente conosciuti come Viking Korps 1978), primo gruppo ultras della Basilicata, in cui nel giro di breve tempo confluirono quasi tutti gli altri gruppi esistenti.[111]. Nel 1990 i Viking sono stati affiancati sulle gradinate del XXI Settembre-Franco Salerno dai Pessimi Elementi, nati da una scissione del primo gruppo[112]. I due gruppi, falcidiati dai daspo (provvedimenti di interdizione dagli stadi), si sono sciolti rispettivamente nel 2004 e nel 2005[111]. Nella stagione 2004/05 la tifoseria organizzata materana salì alla ribalta delle cronache per la decisione di gestire direttamente la società, a causa delle difficoltà societarie: la squadra era sull'orlo del ritiro dal campionato e così gli ultras si fecero carico di garantire vitto e alloggio a tutti i calciatori portando a termine la stagione grazie a raccolte e sottoscrizioni popolari[111][113].
Nel corso del 2006 alcuni ex appartenenti ai Pessimi Elementi sono tornati allo stadio dietro lo striscione con il motto della città Bos Lassus Firmius Figit Pedem e nel 2008 questi si sono organizzati nel gruppo Ultras Matera (da non confondere con l'omonimo gruppo degli anni Settanta)[114]. Nella stagione 2006-2007 si è costituita la Vecchia Guardia[115], formata da persone che avevano militato nei Viking a cavallo tra gli anni ottanta e novanta. Nell'anno successivo si è costituito il gruppo Ultras Alta Qualità costituito in buona parte da ex membri dei Pessimi Elementi.
Nel 2012, dopo la scomparsa del Football Club Matera e la nascita della nuova A.S.D. Matera Calcio, tutti i gruppi si sono sciolti e coloro i quali hanno scelto di seguire la nuova compagine sono dapprima confluiti dietro un'unica sigla che prende il nome dalla città, Materani, e nel 2014, dopo l'apertura della curva Sud dello stadio, si sono trasferiti in quel settore dando vita agli Ultras Curva Sud[111], scioltisi nel gennaio 2018 a seguito delle denunce subite in occasione della trasferta a Catania nel mese precedente[116]. Nel corso del campionato 2017-2018 i supporter presenti in gradinata hanno dato vita al gruppo Gradinata Biancazzurra[117], di fatto scioltosi nel corso della successiva stagione dopo la radiazione della società. La tifoseria organizzata del Matera è apolitica.
La tifoseria materana non ha più gemellaggi ufficiali, mentre in passato ne ha avuti quattro. Quello con i pugliesi del Fortis Trani[118] risale al 1987, quando per l'occasione il derby fra Matera ed Edilpotenza fu giocato in campo neutro proprio a Trani. Il gemellaggio con i campani della Battipagliese[119] nasce nei primi anni novanta, alimentato dalla comune ostilità verso potentini ed ebolitani. Negli anni novanta nacque anche un legame tra la tifoseria lucana e quella della Juve Stabia, ancora vivo. L'ultimo gemellaggio era con la tifoseria marchigiana della Vis Pesaro, nato durante l'ultima giornata della Serie C2 1986-1987[120][121].
La recente amicizia con la curva nord rossonera del Foggia nasce nella stagione 2012-2013 in occasione dell'intitolazione della gradinata dello stadio materano al prematuramente scomparso Franco Mancini[122], portiere originario della città dei Sassi che ha militato in entrambe le squadre.
La principale rivalità è nei confronti dei corregionali del Potenza. Il derby di Basilicata è contraddistinto da forti ostilità tra le due tifoserie sin dai primi anni ottanta, quando il movimento ultras lucano muoveva i primi passi. Quella nei confronti della tifoseria del Taranto è invece la più antica rivalità, nata durante la seconda giornata della Serie B 1979-1980. Rivalità accesasi nuovamente con l'incontro di Coppa Italia Lega Pro 2010-2011 e nella stagione di Serie D 2013-2014.
Altre rivalità esistono nei confronti della tifoserie di Brindisi, nata negli anni duemila e alimentata dalla forte competizione tra le due squadre in campionato, Savoia, nata in occasione dello spareggio promozione del campionato di Serie C2 1994-1995, Turris, nata dopo pesanti scontri avvenuti in un incontro del campionato di Serie C2 1981-1982 e Altamura, nata dopo gli scontri avvenuti nel Campionato Interregionale 1988-1989 e poi alimentata dal gemellaggio degli altamurani con i potentini[111][123].
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