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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ficarazzi (li Ficarazzi in siciliano) è un comune italiano di 12 827 abitanti[2] della città metropolitana di Palermo in Sicilia.
Ficarazzi comune | |
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La chiesa madre di Sant'Atanasio | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Città metropolitana | Palermo |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Giallombardo dal 13-06-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 38°05′32.24″N 13°27′50.04″E |
Altitudine | 23 m s.l.m. |
Superficie | 3,53[1] km² |
Abitanti | 12 827[2] (31-12-2023) |
Densità | 3 633,71 ab./km² |
Frazioni | Contrada de Simone |
Comuni confinanti | Bagheria, Misilmeri, Palermo, Villabate |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 90010 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 082035 |
Cod. catastale | D567 |
Targa | PA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona B, 791 GG[4] |
Nome abitanti | Ficarazzesi |
Patrono | Santissimo Crocifisso delle Grazie |
Giorno festivo | 14 settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ficarazzi all'interno della città metropolitana di Palermo | |
Sito istituzionale | |
Il nome deriva dal latino Ficaratium, denominazione di un casale posto presso la foce del fiume Eleuterio, a poca distanza dall'attuale centro abitato. Furono i Greci a dare il nome al vicino fiume Eleutheros, che significa «libero». Fakarazz è il nome arabo di Ficarazzi, dal significato di «eccellente». Il primo a credere nella zona fu il viceré Pietro Speciale, il quale impiantò le piantagioni di canna da zucchero e fece costruire la torre e il primo insediamento rurale. Nel corso dei secoli successivi la proprietà del feudo passò sotto varie mani, tra le quali la famiglia Chiaramonte che aveva un grosso feudo venduto nel XIV secolo.
Nel 1648 la zona passò sotto il controllo dei Padri Teatini, che lo mantennero in feudo per quasi un secolo. Nel 1733 il feudo venne acquistato dal principe Giardina, che si occupò della sistemazione dell'agglomerato urbano, e la zona venne bonificata e ripopolata. La famiglia Giardina mantenne il dominio sulla città fino all'unità d'Italia. Venne riconosciuto ufficialmente come Comune nel 1750. Negli anni si è andato sviluppando grazie alla vicinanza di Palermo.
Sulla nobiltà della famiglia[Che significa questo elenco di famiglie nobili? Frase non chiara] Giardina (Baroni di Santa Ninfa, Marchesi di S. Caterina e Principi di Ficarazzi), Giardina Cannizzaro Giannone di Palagonia, Giardina Cannizzaro Platamone di Belmurgo, Giardina Cannizzaro di Larderia e Giardina Naselli di Gela, nel Mugnos e nel Villabianca troviamo ricordato come ceppo di questa nobile famiglia un Luigi Arias Giardina, primo acquistatore della baronia di S. Ninfa in val di Mazzara 1615. Fu egli poi primo marchese della suddetta terra nel 1621, governatore del monte di Pietà di Palermo 1627, e fu uno de' più generosi e ragguardevoli benefattori, dello spedale civico di detta città, perocché nel 1621 gli lasciò in assegno onze tremila annue pari a lire 38250. Gli succede nel 1630 la figlia Orsola, essendo stata per testamento preferita al primogenito Diego, poiché questi era stato preventivamente (1614) dotato dal padre coll'appannaggio del feudo e baronia di Gibellini. Sposò ella un Mario Bellacera alias Cangialosi; però Simone di lei figlio mutò il cognome e le armi in Giardina coll'investitura del 1627; fu governatore della compagnia della Carità di Palermo 1632.
Altro Simone figlio di Giuseppe fratello del precedente fu principe di Monteleone 1671, dopo essere stato governatore della compagnia della Pace 1667, e capitano giustiziere di Palermo 1670. Morta anch'egli senza figli gli succede il fratello Pietro Giardina Bellacera investito 1685; a cui il figlio Giuseppe che deluso di successori maschi lasciò erede la sorella Eleonora. Costei non potendo a causa di litizio sostenere tale successione ne fu invece investito 1703 Luigi Gerardo Giardina e Lucchese, barone delli Gibellini, che si fece riconoscere legittimo discendente ed erede del primo acquirente Luigi Arias Giardina suddetto, acquistò egli inoltre lo stato e terra delli Ficarazzi elevandolo a principato nel 1733, ed in detto anno fu governatore della compagnia della Pace di Palermo. Diego figlio del precedente investito 1739, fu capitano giustiziere 1748; e per la moglie Emilia Grimaldi e del Castrone, figlia di Giulio principe di S. Caterina erede delle cennate due ultime famiglie, aggiunse al suo casato il principato suddetto di S. Caterina, non che le baronie di Risicalla e Carranciara, i di cui titoli oggi per legittima successione sono pervenuti alla famiglia Grimaldi barone di Geracello. Arma: d'argento, con l'albero sradicato di verde. Corona di principe.
Sul ramo Cannizzaro e Giardina il Mugnos e il Villabianca diconci ch'essa è famiglia oriunda catalana trasferita in Sicilia da un cotal Tommaso Cannizzaro a' servigi di rè Pietro I, da cui ottenne la castellania di Terranova in feudo. I suoi discendenti furono gentiluomini del real palazzo di Pietro II. Un Bernardo ebbe da rè Martino alcune terre in perpetuo nel territorio di Calatabiano 1396; si casò in Catania, ove fondò la sua famiglia; ma in prosieguo essa per ragione di matrimonio passò in Noto, in Siragusa e in Palermo. In Catania e in Palermo fondarono gli stati e le terre dette di Ficarazzi, nell'agro di Palermo, col titolo di baroni di Palagonìa, Signori di Grasso e Siciliano e nell'agro di Acicastello ove nobilmente vissero col titolo di baroni di Ravagliuso, di Rigilosi e di Stafenda. Un Giovanni fu giurato di Noto 1542; un Mario occupò l'ufficio di Reggente presso il re; un Francesco fu giudice della R. G. Corte di Catania; e fra baroni del secolo XVII furonvi quelli di Castelluzzo e di Passaneto appartenenti ad un ramo abitante in Vizzini; un altro Francesco fu duca di Belmurgo 1689, essendo stato governatore della nobile compagnia de Bianchi di Palermo nel 1688, come attesta il Villabianca, che s'annesta al ramo Giardina di Ficarazzi per nozze maritali ad Anna Moncada Paternò e Cannizzaro; altro ramo prende da Elisabetta Cannizzaro, minore di Don Antonino Cannizzaro e La Piana, andata in isposa a Don Giovan Battista Guccia e Bonomolo.
In fine commendasi[che senso ha (in un'enciclopedia!) ?] un Baldassare più volte giudice della R. G. Corte e del Concistoro; un Giuseppe, un Nicolo ed un Pietro valenti letterati encomiati dal Mongitore.
Arma: diviso, nel 1° d'azzurro, con due stelle d'oro; nel 2° di rosso, con tre sbarre d'oro.
Corona di barone.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Ficarazzi sono stati concessi con DPR del 22 ottobre 1987.[6]
Lo stemma è così descritto dallo statuto comunale[7]:
«Interzato in palo: nel primo, interzato in fascia: A) partito: a) d'oro, alla torre di rosso, aperta e finestrata del campo; b) d'oro, a tre sbarre di azzurro; B) d'argento, alla bordatura di rosso, caricata da quattro scudetti, d'azzurro, due e due, ordinati in palo; C) tagliato: a) di rosso; b) di nero, al leone d'oro. Nel secondo, interzato in fascia: A) partito: a) d'argento al leone di rosso; b) inquartato in decusse, nel primo e nel quarto, d'oro, a quattro pali, di rosso, nel secondo e nel terzo, d'argento, all'aquila coronata, di nero; B) di rosso, a due fasce d'argento, attraversate dallo scudetto d'azzurro a tre gigli d'oro, due, uno; C) d'oro, a quattro gigli d'azzurro, ordinati in fascia, due e due. Nel terzo, d'oro, a sei palle, poste in bordatura, uno, due, due, una, quella in capo d'azzurro, le altre, di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[11]
Il santo patrono del paese è il SS. Crocifisso festeggiato il 14 settembre, per l'occasione viene organizzata una processione ed al termine i fuochi d'artificio. Altre festività sentite e festeggiate sono la festa dell'Immacolata, festeggiata l'8 dicembre con una processione, fuochi d'artificio e luminarie lungo le vie de paese e la festa del S. Rosario festeggiata la prima domenica d'ottobre anch'essa con processione e fuochi d'artificio. Di particolare interesse è l'annuale rappresentazione sacra della passione e morte di Cristo che vede coinvolti residenti i quali rievocano gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo recitando con abiti di scena sullo sfondo del Palazzo Giardina. Tale rappresentazione è comunemente nota nel paese come I Personaggi.
La principale manifestazione folcloristica di Ficarazzi è la Festa del pane e dello sfincione che si svolge la prima domenica di settembre, secondo tradizione i panificatori del paese sono soliti offrire prodotti tipici, la manifestazione è contornata da eventi musicali e sfilate di carri tipici siciliani. Il 9 settembre, dopo tanti anni di assenza, la manifestazione folkroristica tipica di Ficarazzi è stata nuovamente ripresa. Altra manifestazione è il Premio poesia G. Palumbo, piccolo concorso letterario dedicato ad un illustre cittadino.
Statale 113, la testata giornalistica presente sul territorio, si articola in un quotidiano online e una rivista mensile.
L'emittente locale Canale 8-Tele Ficarazzi è operante dal 1993; attualmente trasmette in digitale terrestre dibattiti, notiziari locali, manifestazioni ed eventi.
Al 14º censimento generale della popolazione e delle abitazioni dell'ISTAT (2001), il territorio di Ficarazzi risulta così suddiviso[12]:
Il comune di Ficarazzi non è dotato di un proprio svincolo autostradale; quello più prossimo per chi proviene da Palermo è Villabate, mentre provenendo da Catania o da Messina è lo svincolo di Bagheria. Entrambi gli svincoli si trovano a pochi chilometri dal centro abitato. Il comune è attraversato dalla Strada statale 113 Settentrionale Sicula, che ne diventa il corso principale. Non disponendo di una vera e propria circonvallazione (le strade alternative non sono sempre percorribili dai mezzi pesanti), l'arteria è perennemente intasata (con gravi ripercussioni sulla salute dei cittadini) poiché interessata dal passaggio di numerosi tir, pullman e da tutto il traffico automobilistico che percorre la strada statale. Solo recentemente (Maggio 2014) una ordinanza comunale ha vietato il transito dei mezzi pesanti lungo il Corso Umberto I, con un notevole miglioramento delle condizioni del traffico.
Dal 13 dicembre del 2009 una nuova stazione nella tratta Palermo-Messina sostituisce la vecchia stazione di Ficarazzi dismessa nel 1966 e che era situata in via Roma. In passato l'utenza ficarazzese ha anche usufruito della vicina stazione di Villabate-Ficarazzelli fino alla sua soppressione avvenuta nel dicembre 2005.
La nuova stazione ferroviaria di Ficarazzi si trova alle spalle del nuovo Municipio ed è dotata di un ampio parcheggio.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
28 aprile 1989 | 13 novembre 1991 | Gesualdo Clemente | lista civica | Sindaco | [13] |
29 dicembre 1991 | 10 ottobre 1992 | Pietro Rammacca | - | Sindaco | [13] |
7 giugno 1993 | 1º dicembre 1997 | Giuseppe Macchiarella | la rete-mov.dem. | Sindaco | [13] |
1º dicembre 1997 | 20 aprile 1999 | Giuseppe Macchiarella | L'Ulivo | Sindaco | [13] |
20 aprile 1999 | 19 giugno 2000 | Francesco Paolo Castaldo | Comm. straordinario | [13] | |
20 aprile 1999 | 26 novembre 2001 | Rosa Maria Di Lisi | Comm. straordinario | [13] | |
20 aprile 1999 | 29 settembre 2000 | Patrick Angelo Pirajno | Comm. straordinario | [13] | |
19 giugno 2000 | 26 novembre 2001 | Antonino Oddo | Comm. straordinario | [13] | |
29 settembre 2000 | 26 novembre 2001 | Antonio Farina | Comm. straordinario | [13] | |
26 novembre 2001 | 15 maggio 2007 | Giuseppe Cannizzaro | Casa delle Libertà | Sindaco | [13] |
15 maggio 2007 | 8 maggio 2012 | Giuseppe Cannizzaro | centro-destra | Sindaco | [13] |
8 maggio 2012 | 12 giugno 2022 | Paolo Francesco Martorana | Sindaco | [13] | |
12 giugno 2022 | in carica | Giovanni Giallombardo | Sindaco | [13] |
Il comune di Ficarazzi fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali:
Nel 2020 l'attività è stata sospesa per l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia "Covid 19 e per l'indisponibilità del Palasport "Don Nicasio Sampognaro" successivamente gestito dalla società locale di calcio a 5. Ceduto il titolo di serie C nazionalefemminile, il Volley Città di Ficarazzi ha iniziato da zero un nuovo percorso! Spicca il settore maschile, nella stagione 2023/24, coi campioni provinciali Under 17 e 19 in gemellaggio con SportIsola (Isola delle Femmnine). Nel settore femminile annovera una squadra di seconda divisione; Under 12,13,14, 16 e 18. Il titolo pù prestigioso conseguito è stata la Coppa Sicilia nella stagione 2018/19 a Nizza di Sicilia. Tale vittoria ha conferito alle ragazze ficarazzesi il titolo di "campionesse regionali di serie D". Il Volley Città di Ficarazzi ha inoltre conquistato in due occasioni il trofeo "Coppa Palermo", nella categoria di 1ª Divisione femminile. La città possiede anche una squadra di calcio, la Polisportiva Ficarazzi che nel 2023/2024 milita in seconda categoria.
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