Eterogenesi dei fini
conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'espressione eterogenesi dei fini, in tedesco Heterogonie der Zwecke, fu coniata dal filosofo e psicologo empirico Wilhelm Wundt[1][2], secondo il quale il progresso storico non si realizza in virtù di una provvidenza trascendente o di una finalità intenzionale:
Le forze della storia sono i motivi psicologici che agiscono nei singoli uomini e nelle comunità umane; e la scienza della storia non è altro che una «psicologia applicata». Ciò rende operante nella storia quello che Wundt chiama principio dell'eterogenesi dei fini: per il quale i fini che la storia realizza non sono quelli che gli individui o le comunità si propongono, ma piuttosto la risultante della combinazione, del rapporto e del contrasto delle volontà e delle condizioni oggettive.[3]