Enrico VI, parte I
dramma storico di William Shakespeare / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Enrico VI, parte prima (King Henry VI, Part I) è un dramma storico di William Shakespeare.
Enrico VI, parte prima | |
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Dramma storico in cinque atti | |
Autore | William Shakespeare |
Titolo originale | King Henry the Sixth |
Lingua originale | Inglese |
Genere | Dramma storico, teatro elisabettiano |
Ambientazione | In Inghilterra ed in Francia |
Composto nel | 1588 - 1590 |
Prima assoluta | 1592 Rose Theatre, Londra. |
Personaggi | |
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Con quest'opera si apre, anche da un punto di vista semplicemente cronologico (la sua stesura è fatta risalire dagli studiosi agli anni 1588-1592), la lunga e complessa produzione shakespeariana.
Il dramma storico, basato sulla vita del monarca Enrico VI d'Inghilterra, si compone di altre due parti: l'Enrico VI, parte II e l'Enrico VI, parte III; ma allo stesso tempo è il primo capitolo della tetralogia minore del Bardo assieme a Riccardo III.
È il dramma del potere[1], indagato nei suoi aspetti più torbidi e oscuri, vissuto come fatalità e maledizione - come testimonia la maledizione contro gli inglesi di Giovanna d'Arco sul rogo, nella quarta scena del V atto - che incombe come una cappa asfissiante non solo su chi se lo ritrova a gestire senza averlo cercato (come appunto Enrico VI) ma anche su coloro la cui vita è presentata invece come un'interminabile sforzo per raggiungerlo, agguantarlo e mantenerlo. Il tema del peso del potere è un elemento centrale, che continua a svilupparsi nelle successive parti dell'opera.
«Ci fu mai monarca che occupasse un trono in terra e fosse meno felice di me? Appena uscito di culla fui fatto re all’età di nove mesi; e non vi fu mai suddito che desiderasse di essere sovrano quanto io desidero di essere suddito»
(Enrico VI, parte II - Atto 4, scena 9)
Shakespeare, non ancora trentenne, dimostra di ben conoscere gli arcana imperii, i meccanismi segreti del governo e delle lotte di potere, le logiche spietate che presiedono alle alleanze e ai tradimenti, alle promesse di fedeltà eterna e ai repentini spergiuri, alle richieste di perdono o di pietà da parte dei vinti e alla sete di vendetta dei vincitori.
Il sottofondo di ogni vicenda è quello eterno della lotta fratricida di Caino che colpisce suo fratello Abele (evocata esplicitamente da Winchester nella scena terza del primo atto) e delle inevitabili tristi conseguenze che questo delitto originario riproduce nella storia senza mai trovare redenzione, come un veleno versato alla sorgente di un fiume e che mai si diluisce o dissolve durante il suo corso, mantenendo intatti nel tempo il suo potere letale e la sua capacità di infettare le valli che attraversa; forse, soltanto quando le acque sfoceranno e si disperderanno nel mare aperto, alla fine della storia umana, questo veleno perderà la sua concentrazione mortale.