Enioche (in greco antico: Ἡνιόχη?, Hēnióchē, "guidatrice di carro") è un'epiclesi rivolta alla dea Era.

Secondo Pausania, Era era venerata nel famoso santuario e oracolo di Trofonio a Lebadea[1] e lì era onorata assieme a Zeus Basileus come Era Basilissa in occasione delle feste che si svolgevano ogni cinque anni in onore di Trofonio[2].

Il legame di Era con cavalli e carri non è affatto fuori dall'ordinario poiché sotto l'epiteto di Ippia era adorata ad Olimpia[3] ed è una forma già utilizzata nell'Iliade[4] in varie situazioni.

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Il vaso François esposto al Museo Archeologico di Firenze.

Un altro esempio si può trovare sul Vaso François, dove è raffigurata su un carro ed accompagnata da Zeus.

Forse c'era anche una divinità locale dei Beoti già collegata al nome Enioche e che si rifletteva anche nelle loro leggende sulla moglie e la figlia di Creonte re di Tebe, poiché entrambe si chiamavano Enioche.

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