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Elicottero 66
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L'elicottero 66 è stato un velivolo ad ala rotante Sikorsky SH-3D Sea King, di proprietà dalla Marina degli Stati Uniti d'America e utilizzato durante la fine degli anni '60 per il recupero, successivo all'ammaraggio, degli astronauti di cinque missioni del programma Apollo. Per questo è stato definito "uno degli elicotteri più famosi, o almeno uno dei più iconici della storia", tanto che pur essendo stato immatricolato successivamente con il numero 740, venne di nuovo ridipinto con la livrea del 66 per le sue ultime due missioni Apollo (ripristinando poi il 740 a fine missione). Oltre ai suoi compiti a sostegno della NASA, l'elicottero 66 ha anche trasportato lo Scià di Persia durante la sua visita del 1973 sulla portaerei USS Kitty Hawk.
Elicottero 66 | |
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Descrizione | |
Tipo | Elicottero medio leggero multiruolo |
Equipaggio | 4 |
Costruttore | ![]() |
Matricola | BuNo 152711[1] |
Data entrata in servizio | 1968 |
Data ritiro dal servizio | 4 giugno 1975 |
Proprietario | Marina degli Stati Uniti |
Esemplari | 1 |
Destino finale | Precipitato e affondato nell'oceano Pacifico |
Sviluppato dal | Sikorsky SH-3 Sea King |
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L'elicottero 66 è stato consegnato alla Marina statunitense nel 1967 e per tutta la sua vita attiva fece parte della 4ª squadriglia elicotteri antisommergibili “Black Knights”. Tra i suoi piloti in questo periodo vi fu Donald S. Jones futuro comandante della III flotta statunitense. Successivamente rinominato "Elicottero 740", nel 1975 si schiantò nell'Oceano Pacifico durante un volo di addestramento. Al momento dello schianto aveva registrato oltre 3 200 ore di volo.