Strato più esterno delle meningi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La dura madre (o pachimeninge)[1] è la più esterna e spessa – da cui il nome – delle tre meningi, le membrane che avvolgono il sistema nervoso centrale.[2] È prevalentemente acellulare, composta da fascicoli strettamente adesi di fibre collagene organizzate in lamine.
Dura madre | |
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Anatomia del Gray | (EN) Pagina 872 |
Nome latino | Dura mater |
Localizzazione anatomica | meningi |
Identificatori | |
MeSH | A08.186.566.395 |
TA | A14.1.01.101 e A14.1.01.002 |
FMA | 9592 |
La dura madre riveste l'encefalo e il midollo spinale fino al sacro, dove si continua nel filo terminale. Si compone di due strati:
Lungo il canale vertebrale la dura madre non è adesa alle vertebre e tra di esse si interpone lo spazio epidurale, ricco di vasi venosi ed adipe.
In genere i due strati della dura madre sono fusi, fatta eccezione per i punti nel cranio in cui lo strato meningeo si ripiega verso l'interno a formare i sepimenti della dura madre:
Questi possono essere rivestiti di endotelio ed accogliere al loro interno i seni durali, che drenano il sangue venoso di cervello ed ossa craniche e lo scaricano nella vena giugulare interna.[3]
La dura madre è irrorata:
Nella fossa cranica anteriore la dura madre è innervata dai rami meningei dei nervi etmoidali e dai nervi meningeo medio e spinoso, rami rispettivamente della branca mascellare e mandibolare del nervo trigemino, che si distribuiscono anche alla fossa cranica media.
La porzione posteriore della falce cerebrale e il tentorio del cervelletto sono innervati dal nervo tentoriale, ramo del nervo oftalmico.
Nella fossa cranica posteriore la dura madre è innevata da rami meningei dei nervi cervicali superiori.[3]
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