Doppio concerto (Brahms)

doppio concerto per violino e violoncello in la minore di J. Brahms Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Il Concerto per violino e violoncello in la minore, op. 102, detto Doppio Concerto, di Johannes Brahms, è un concerto composto nel 1887.

Fatti in breve Concerto per violino e violoncello, Compositore ...
Concerto per violino e violoncello
(Doppio concerto)
CompositoreJohannes Brahms
TonalitàLa minore
Tipo di composizioneConcerto
Numero d'operaop. 102
Epoca di composizione1887
Prima esecuzioneColonia, 18 ottobre 1887
DedicaJoseph Joachim e Robert Hausmann
Durata media30 min ca.
Movimenti
  1. Allegro
  2. Andante
  3. Vivace non troppo
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Questa forma musicale resta rarissima nel XIX° secolo ed il suo pendant è il celebre Triplo concerto di Ludwig van Beethoven. Il concerto per solisti multipli era abbastanza normale anteriormente, come attestano i vari esempi di concerto grosso, le sinfonie concertanti ed i precedenti di Wolfgang Amadeus Mozart.

Si tratta dell'ultima opera sinfonica del musicista, posteriore di due anni alla sua quarta ed ultima sinfonia.

Storia

Brahms doveva scrivere inizialmente un concerto per violoncello, per il suo amico Robert Hausmann. Nello stesso periodo si era scontrato con un altro amico di lunga data, il violinista József Joachim, in occasione del suo divorzio (aveva difeso l'ex-moglie). Il compositore colse l'occasione per dedicare anche a lui il suo lavoro, in segno di riconciliazione.

La prima ebbe luogo a Colonia il 18 ottobre 1887, con l'Orchestra di Gürzenich, sotto la direzione di Brahms stesso, ed avendo come solisti i due dedicatari.

Struttura

L'opera è formata da tre movimenti e la sua esecuzione dura circa trenta minuti.

  • Allegro

In la minore, in 4/4, in una forma molto libera e con una ricchissima invenzione tematica: 3 temi principali e 8 idee secondarie, un numero a cui Brahms arrivò raramente. Tutto il movimento è pervaso da un brillante e ardente virtuosismo che però non è mai fine a se stesso.

  • Andante

In re maggiore, in 3/4, costruito in forma di Lied tripartito: un'ampia e misteriosa ballata, dal clima sognante di leggenda, che ricorda alcune fra le più belle pagine del giovane Brahms.

  • Vivace non troppo

Un pezzo in la minore, in 2/4, molto particolare, ricchissimo di idee e di grande magniloquenza sinfonica come il primo movimento: suddiviso in tre parti e tuttavia con una sostanza tematica che fa pensare più che alla forma-sonata al rondò, con la sua fisionomia di danza gioiosa e popolare.

Discografia

Note

Collegamenti esterni

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