Doppiaggese
variante artificiosa di una lingua che compare in alcuni film e si diffonde nell'uso comune come risultato del doppiaggio / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il doppiaggese è una variante di una lingua che compare in alcuni film come risultato del doppiaggio[1][2]. Questa variante è caratterizzata da un linguaggio molto influenzato dalla lingua di partenza (la lingua straniera parlata dagli attori nel film) e da una sintassi e un lessico che risultano innaturali o artificiosi nella lingua di destinazione (la lingua parlata dagli spettatori)[3]. Il più delle volte, è un risultato imposto dalla necessità di trovare un compromesso fra traduzione del copione e rispetto dei tempi e del labiale dell'opera originale.
Si tratta di un fenomeno linguistico che «ha influenzato direttamente non soltanto l'intera lingua del cinema italiano (il cosiddetto filmese), ma anche l'italiano scritto e parlato tout court»[1], sia attraverso i «numerosi calchi, soprattutto dall'inglese [sia] soprattutto per quella generale impressione di artificiosa formalità e azzeramento delle varietà tipica di quasi tutti i doppiaggi, nei quali lo scaricatore di porto parla come l'avvocato»[1]. In molti casi, a causa dell'influenza pervasiva dei media sulla cultura di massa, le forme artificiose del doppiaggese si sono affermate prepotentemente, insediandosi stabilmente nella lingua di destinazione, fino a far perdere la percezione del loro carattere originariamente innaturale.
Il termine "doppiaggese" nasce come neologismo nell'ambiente degli addetti ai lavori, coniato con un intento a metà tra l'autoironico e il dispregiativo[4].