![cover image](https://wikiwandv2-19431.kxcdn.com/_next/image?url=https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/39/Pala_degli_innocenti%252C_ghirlandaio%252C_autoritratto%252C_dettaglio.jpg/640px-Pala_degli_innocenti%252C_ghirlandaio%252C_autoritratto%252C_dettaglio.jpg&w=640&q=50)
Domenico Ghirlandaio
pittore italiano del XV secolo / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Domenico Ghirlandaio?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Domenico Bigordi, detto il Ghirlandaio (Firenze, 2 giugno 1448 – Firenze, 11 gennaio 1494), è stato un pittore italiano.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bc/Nota_disambigua.svg/18px-Nota_disambigua.svg.png)
![Thumb image](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/39/Pala_degli_innocenti%2C_ghirlandaio%2C_autoritratto%2C_dettaglio.jpg/320px-Pala_degli_innocenti%2C_ghirlandaio%2C_autoritratto%2C_dettaglio.jpg)
Operò soprattutto nella città natale[1], divenendo tra i protagonisti del Rinascimento all'epoca di Lorenzo il Magnifico. Verso il 1480 in particolare divenne di fatto il ritrattista ufficiale dell'alta società fiorentina, grazie al suo stile preciso, piacevole e veloce. Capo di una nutrita ed efficiente bottega, in cui mosse i primi passi nel campo dell'arte anche il tredicenne Michelangelo Buonarroti, il Ghirlandaio è ricordato soprattutto per i grandi cicli affrescati, quali alcune scene della Cappella Sistina a Roma, la Cappella Sassetti e la Cappella Tornabuoni nella sua città natale[1]. Domenico fece parte della cosiddetta "terza generazione" del Rinascimento fiorentino, assieme a maestri quali Verrocchio, i fratelli del Pollaiolo (Antonio e Piero) e il giovane Sandro Botticelli[2].
I suoi fratelli David e Benedetto furono pure valenti pittori attivi nella sua bottega, così come il cognato Sebastiano Mainardi da San Gimignano[1]. Anche il figlio Ridolfo fu un importante pittore, attivo nella Firenze tardo-rinascimentale.