Domenico Berti
saggista e politico italiano (1820-1897) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Domenico Berti (Cumiana, 17 dicembre 1820 – Roma, 22 aprile 1897) è stato un saggista, politico e storico della filosofia italiano.
Domenico Berti | |
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Ministro della pubblica istruzione del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 31 dicembre 1865 – 20 giugno 1866 |
Monarca | Vittorio Emanuele II di Savoia |
Capo del governo | Alfonso La Marmora |
Predecessore | Giuseppe Natoli |
Durata mandato | 20 giugno 1866 – 17 febbraio 1867 |
Capo del governo | Bettino Ricasoli |
Successore | Cesare Correnti |
Ministro dell'agricoltura, dell'industria e del commercio del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 31 dicembre 1865 – 29 giugno 1866 |
Capo del governo | Alfonso La Marmora |
Predecessore | Luigi Torelli |
Successore | Filippo Cordova |
Durata mandato | 29 maggio 1881 – 30 marzo 1884 |
Monarca | Umberto I di Savoia |
Capo del governo | Agostino Depretis |
Predecessore | Luigi Miceli |
Successore | Bernardino Grimaldi |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | VIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII, XVIII |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno di Sardegna | |
Legislatura | IV, V, VII |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | laurea |
Fu professore di filosofia morale nell'Università di Torino, poi di storia della filosofia in quella di Roma, dove svolse approfonditi studi sul pensiero italiano dell'età rinascimentale.
Fu Ministro dell'Istruzione Pubblica del Regno d'Italia nei Governi La Marmora III e Ricasoli II e dell'agricoltura, dell'industria e del commercio nei Governi Depretis IV e Depretis V. Fu anche autore di una Vita di Giordano Bruno da Nola, edita a Torino, da Paravia, nel 1868. Le sue carte sono conservate presso la Biblioteca di storia e cultura del Piemonte "Giuseppe Grosso" di Torino. A lui è intitolato l'Istituto Magistrale più antico d'Italia, attivo dal 1848 a Torino.[1]