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Discorso scomparso
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È comunemente definito "Il discorso scomparso", un importante discorso che papa Pio XI, nei giorni 11 e 12 febbraio 1939, in occasione del I decennale della "conciliazione" con lo Stato Italiano, del XVII anno del suo pontificato e il 60º anno del suo sacerdozio, avrebbe dovuto pronunciare di fronte all’assemblea dei vescovi.
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La morte, sopravvenuta per un attacco cardiaco dopo una lunga malattia proprio nella notte del 10 febbraio, gli impedì di compiere tale proposito. Il discorso, preparato da mesi, sarebbe stato il suo testamento spirituale e, probabilmente, avrebbe denunciato la violazione dei Patti Lateranensi da parte del governo fascista e le persecuzioni razziali in Germania.
La "scomparsa" del discorso è dovuta al fatto che, immediatamente dopo il decesso del Papa, il cardinale camerlengo Eugenio Pacelli (poi eletto papa Pio XII), responsabile di gestire il Vaticano nell'attesa della nomina di un nuovo papa successore, ordinò l'immediata distruzione di tutte le copie del testo, già composto in tipografia e pronto per essere distribuito ai vescovi[1].