Diritto ottomano
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L'Impero ottomano durante la sua esistenza era governato da diversi insiemi di leggi. Il Qanun, la legge sultanica, coesisteva con la legge religiosa (principalmente la scuola hanafita di giurisprudenza islamica).[1][2][3] L'amministrazione legale nell'Impero ottomano faceva parte di un più ampio schema di bilanciamento dell'autorità centrale e locale.[4] Il potere ottomano ruotava in modo cruciale attorno all'amministrazione dei diritti sulla terra, che dava spazio all'autorità locale di poter sviluppare le esigenze del millet locale.[4] La complessità giurisdizionale dell'Impero ottomano mirava a consentire l'integrazione di gruppi culturalmente e religiosamente diversi.[4]