Diritti LGBT in Corea del Sud
diritti della comunità LGBT sudcoreana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'attività sessuale tra persone dello stesso sesso è perfettamente legale in Corea del Sud, anche se le coppie omosessuali non hanno ancora il diritto alle stesse protezioni legali a disposizione delle famiglie eterosessuali. Non è presente il matrimonio tra persone dello stesso sesso, né le unioni civili o altri istituti simili.
La legge sudcoreana non fornisce alcuna forma di protezione contro le discriminazioni per le persone LGBT,[1] né proibisce i crimini d'odio basati sull'orientamento sessuale e l'identità di genere.
L'omosessualità rimane abbastanza un taboo nella società sudcoreana. L'omosessualità non è menzionata espressamente nella costituzione o nei codici civile e penale, mentre l'art. 2 dell'Atto della Commissione nazionale dei diritti umani della Corea include l'orientamento sessuale tra le classi protette. Le persone transgender e non binarie sono escluse dal servizio militare.
Alle persone transessuali è permesso cambiare legalmente di sesso dopo aver compiuto 20 anni (età coreana) e possono in tal caso anche cambiare le proprie informazioni di genere sui documenti ufficiali[2] Harisu è la prima artista transgender che ha raggiunto una fama nazionale, diventando nel 2002 la seconda persona in Corea a cambiare giuridicamente genere a seguito dell'operazione di cambio di sesso.
Gay e lesbiche devono ancora affrontare difficoltà nell'ambiente familiare e lavorativo, e molti preferiscono non rivelare il loro orientamento sessuale alla famiglia, agli amici o ai colleghi di lavoro per paura di essere discriminati od ostracizzati.[3]