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Direttiva Annibale
protocollo militare dell’esercito di difesa israeliano / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La Direttiva Annibale (in ebraico נוהל חניבעל? conosciuta anche come Procedura Annibale o Protocollo Annibale) è il nome di una controversa procedura utilizzata dalle forze di difesa israeliane (IDF) fino al 2016 per impedire la cattura di soldati israeliani da parte di forze nemiche.
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Secondo una versione del testo si afferma che "il rapimento deve essere fermato con ogni mezzo, anche a costo di colpire e danneggiare le nostre stesse forze". La direttiva venne introdotta nel 1986, dopo una serie di rapimenti di soldati dell'IDF in Libano e successivi controversi scambi di prigionieri. Il testo completo della direttiva non è mai stato pubblicato e fino al 2003 la censura militare israeliana aveva vietato qualsiasi discussione sull’argomento da parte della stampa. La direttiva è stata modificata più volte,[2] fino a quando non è stata ufficialmente revocata nel 2016 dal capo di stato maggiore dell'IDF Gadi Eizenkot. La sostituzione della direttiva tuttavia non è stata mai pubblicata.[3][4]
Si suppone possano essere esistite due versioni della Direttiva Annibale: una scritta accessibile solo ai vertici dell'IDF, e una versione "orale" per i comandanti di divisione e i livelli inferiori. In quest'ultima versione, "indubbiamente" veniva spesso interpretato alla lettera il fatto che "un soldato dell'IDF è 'meglio morto che rapito'". Nel 2011, il capo di stato maggiore dell'IDF Benny Gantz aveva dichiarato che la direttiva non consentiva di uccidere soldati dell'IDF per prevenire il rapimento.[5]
Nel caso del rapimento del soldato Gilad Shalit, l'invocazione della Direttiva Annibale era avvenuta troppo tardi per avere qualche influenza sul corso degli eventi.
I giornali israeliani avevano riferito che l'IDF aveva ricevuto ordini che richiamavano la formulazione della Direttiva Annibale durante l'attacco guidato da Hamas contro Israele nel 2023. Sembra che all'IDF sia stato ordinato di impedire "a tutti i costi" il rapimento di civili o soldati israeliani, il che potrebbe aver portato alla morte di un gran numero di ostaggi israeliani.[6][7][8]