Dinastia Candar
dinastia principesca anatolica / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La dinastia Candar[1] o il casato di Candar (turco moderno: Candaroğulları),[2][3] beilicato di Candar, principato di Candar (Candaroğulları Beyliği, Candar Beyliği), noti anche come la dinastia Isfendiyar (İsfendiyaroğulları), beilicato di Isfendiyar (İsfendiyaroğulları Beyliği, İsfendiyar Beyliği) o beilicato di Sinope, è una principesca dinastia anatolica turca Oghuz[4] che regnò nei territori corrispondenti alle province di Eflani, Kastamonu, Sinope, Zonguldak, Bartın, Karabük, Samsun, Bolu, Ankara e Çankırı nell'attuale Repubblica di Turchia negli anni tra il 1291 e il 1461. La regione è anche conosciuta nella letteratura occidentale come Paphlagonia, un nome usato per la stessa area geografica durante il periodo romano.
Casato di Candar Candaroğulları | |
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Dati amministrativi | |
Lingue parlate | turco ottomano |
Capitale | Eflani (1291–1309) Kastamonu (1309–1398) Sinope (1398–1461) |
Politica | |
Forma di governo | Beilicato |
Nascita | 1291 con Şemseddin Yaman Candar Bey |
Causa | Dissoluzione del Sultanato di Rum |
Fine | 1461 con Kızıl Ahmed Bey |
Causa | Incorporazione nell'Impero ottomano |
Territorio e popolazione | |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Islam sunnita |
Area del beilicato di Candar | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Sultanato di Rum |
Succeduto da | Impero ottomano |
Ora parte di | Turchia |
La dinastia e il principato, fondati da Şemseddin Yaman Candar Bey,[2] furono incorporati nell'Impero ottomano dal sultano Mehmed II nel 1461.