Dichiarazione di Kōno
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La dichiarazione di Kono è una dichiarazione rilasciata dal segretario generale del governo Yōhei Kōno il 4 agosto 1993 che ammise, dopo la conclusione di un'inchiesta governativa, che durante la seconda guerra mondiale l'esercito imperiale giapponese aveva costretto a prostituirsi in bordelli militari le donne, conosciute come donne di comodità.
Il governo giapponese aveva inizialmente negato che le donne fossero state costrette fino a questo punto.[1]