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Default mode network
rete cerebrale di grande scala, attiva quando non si è concentrati sul mondo esterno ma comunque in stato di riposo cosciente. / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Nelle neuroscienze, il default mode network (DMN) o sistema della condizione di default (anche default network o default state network) è una rete cerebrale di grande scala di regioni cerebrali interagenti, note per avere attività altamente correlate tra loro, distinte da quelle di altre reti del cervello.[3][4]
Default mode network | |
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![]() | |
Sistema | Sistema nervoso centrale |
Identificatori | |
MeSH | A08.612.300 |
![Thumb image](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/57/Default_Mode_Network_Connectivity.png/640px-Default_Mode_Network_Connectivity.png)
Inizialmente si supponeva che il default mode network fosse attivo soprattutto quando una persona non è concentrata sul mondo esterno e il cervello è in stato di riposo cosciente, come durante il sogno a occhi aperti e nel mind-wandering[5][6] ("mente vagabonda"). Alla luce di studi più attuali si è appurato invece che tale condizione può contribuire a fornire elementi di esperienza che sono collegati alla prestazione in rapporto a un compito esterno.[7] È parimenti attivo quando l'individuo sta pensando agli altri, pensando a sé stesso, ricordando il passato, e progettando il futuro.[3][8] Anche se inizialmente si era notato che il DMN si disattiva in certi compiti orientati allo scopo e qualche volta lo si chiama task-negative network,[9] può essere attivo in altri compiti orientati allo scopo come la memoria di lavoro sociale o i compiti autobiografici.[10] Si è mostrato che il DMN è correlato negativamente con altri network del cervello come i network di attenzione.[11]
Le prove hanno evidenziato alterazioni del DMN nelle persone con malattia di Alzheimer o disturbo dello spettro autistico.[3]