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specie di uccello Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La ghiandaia di San Blas (Cyanocorax sanblasianus (Lafresnaye, 1842)) è un uccello passeriforme della famiglia dei corvidi[2].
Ghiandaia di San Blas | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Corvida |
Superfamiglia | Corvoidea |
Famiglia | Corvidae |
Genere | Cyanocorax |
Specie | C. sanblasianus |
Nomenclatura binomiale | |
Cyanocorax sanblasianus (Lafresnaye, 1842) | |
Sinonimi | |
Cissolopha sanblasiana |
Il nome scientifico della specie, sanblasianus, è un riferimento alla città messicana di San Blas, sita nell'area in cui l'animale vive: il nome comune di questi uccelli altro non è che la traduzione di quello scientifico.
Misura 27-35 cm di lunghezza, per 92-122 g di peso[3].
Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto ma slanciato, con grossa testa ovale e allungata, becco forte e conico dall'estremità lievemente adunca, grandi occhi, lunghe ali digitate, coda allungata e forti zampe artigliate. Le penne della fronte sono erettili come quelle delle ghiandaie eurasiatiche, alle quali l'aspetto di questi uccelli ricchiama non poco. Notevole è anche la somiglianza all'affine (e secondo alcuni conspecifica[3]) ghiandaia cespugliosa, dalla quale questi uccelli si distinguono per il ventre nero anziché blu e la cresta più lunga e liscia anziché arricciata.
Il piumaggio si presenta di colore nero lucido su testa, collo, spalle, petto, ventre, fianchi e coda, mentre dorso, ali e codione sono di colore blu-azzurro iridescente, con presenza di riflessi grigio-cannella proprio sulle ali.
Non è presente alcuna forma di dimorfismo sessuale, né nella taglia, né nella colorazione.
Il becco e le zampe sono di colore nero, mentre gli occhi sono di colore ambrato.
Si tratta di uccelli dalle abitudini di vita diurne e gregarie, che vivono in piccoli stormi composti da un numero di individui che può raggiungere le trenta unità, generalmente strutturato in 6-10 coppie riproduttrici e dai loro figli di una o due covate precedenti. CIascun gruppo occupa un proprio territorio, e l'interazione coi gruppi delle zone confinanti è molto limitata: questi uccelli passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo al suolo o fra i cespugli, riunendosi verso sera sugli alberi per passare la notte al sicuro da eventuali predatori.
I vari membri di uno stesso stormo si tengono in contatto vocale quasi continuo fra loro, mediante dei richiami piuttosto monotoni, corti, acuti e nasali.
La ghiandaia di San Blas è un uccello onnivoro, che si ciba in prevalenza di grossi insetti (in special modo cavallette verdi[3]) ed altri invertebrati e delle loro larve, nonché da bacche e piccoli frutti maturi: questi uccelli, inoltre, si cibano anche di piccoli vertebrati, come gli anolidi[3] e le uova e i nidiacei di piccoli uccelli, come la tortorina rossiccia[4].
Si tratta di uccelli monogami, nei quali le coppie rimangono assieme per la vita: la stagione riproduttiva comincia verso la fine di maggio e prosegue fino ai primi di agosto, vedendo due periodi di nidificazione distinti, con le coppie che si riproducono nell'uno che aiutano quelle che si riproducono nell'altro[3].
Le varie coppie riproduttive di uno stesso stormo tendono a nidificare in un raggio ristretto, spesso su uno stesso albero: spesso come sito di nidificazione viene scelta la corona di una palma.
Il nido, a forma di coppa, viene costruito con rametti intrecciati e foderato internamente con fibre vegetali: al suo interno, la femmina depone 3-4 uova bianco-grigiastre con screziature brune, che provvede a covare per circa 18 giorni, alternandosi con altre femmine non riproduttive. I pulli, ciechi ed implumi alla schiusa, vengono accuditi e imbeccati da ambedue i genitori (talvolta coadiuvati dagli altri membri dello stormo) fino a circa tre settimane dalla schiusa, quando s'involano e divengono un "bene" comune dello stormo, venendo accuditi da tutti i suoi membri ed a loro volta partecipando nell'allevamento dei nuovi nidiacei fino a quando non cominciano a riprodursi a loro volta, cosa che avviene in genere a partire dal terzo anno d'età[3].
La ghiandaia di San Blas è endemica del Messico, del quale popola la fascia costiera sud-occidentale, dal Nayarit sud-occidentale al Guerrero centrale, attraverso le fasce costiere di Jalisco e Colima.
Si tratta di uccelli generalmente stanziali, tuttavia esemplari isolati in dispersione sono stati osservati a nord fino all'Arizona[3].
L'habitat di questi uccelli è costituito dai margini delle aree alberate: la ghiandaia di San Blas popola un vasto range di ambienti, che va dalle aree semiaride a quelle costiere semiumide, passando per i mangrovieti, le zone cespugliose e i palmeti delle aree urbane (in questi ultimi casi a condizione però che vi sia presenza di aree alberate nei dintorni, siano pure esse rappresentate da giardini, piantagioni o parchi).
Se ne riconoscono due sottospecie[2]:
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