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regina consorte di Polonia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Costanza Renata d'Asburgo, detta anche Costanza d'Austria (Graz, 24 dicembre 1588 – Varsavia, 10 luglio 1631), fu una arciduchessa d'Austria e regina consorte di Svezia.
Costanza d'Asburgo | |
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Ritratto dell'arciduchessa Costanza d'Asburgo Joseph Heintz il Vecchio, 1604 | |
Regina consorte di Polonia Granduchessa consorte di Lituania | |
In carica | 11 dicembre 1605 – 10 luglio 1631 |
Incoronazione | 11 dicembre 1605 |
Predecessore | Anna d'Asburgo |
Successore | Cecilia Renata d'Asburgo |
Altri titoli | Arciduchessa d'Austria |
Nascita | Graz, Austria, 24 dicembre 1588 |
Morte | Varsavia, Polonia, 10 luglio 1631 |
Luogo di sepoltura | Castello di Wawel, Cracovia |
Casa reale | Vasa Asburgo |
Padre | Carlo II, arciduca d'Austria |
Madre | Maria Anna di Baviera |
Consorte di | Sigismondo III Vasa |
Figli | Giovanni Casimiro Giovanni II Casimiro Giovanni Alberto Carlo Ferdinando Alessandro Carlo Anna Costanza Anna Caterina Costanza |
Religione | Cattolicesimo |
Firma |
Era la quinta figlia degli arciduchi Carlo II d'Austria e di Maria Anna di Baviera. I suoi nonni paterni erano l'imperatore Ferdinando I d'Asburgo e Anna di Boemia, figlia a sua volta di Vladislao II, re di Boemia e Ungheria. I suoi materni erano il duca Alberto V di Baviera e Anna d'Asburgo-Jagellone.
Sorella di Anna, alla morte di quest'ultima nel 1598, suo marito il re Sigismondo Vasa decise di sposarsi in seconde nozze con Costanza.[1] La cerimonia ufficiale si celebrò l'11 settembre del 1605.
Costanza fu un'ambiziosa politica. Immediatamente dopo il matrimonio, compì sforzi per influire in politica. Costruì una forte fazione di seguaci, con l'organizzazione di matrimoni tra le sue donzelle e nobili poderosi. Rappresentò gli interessi della famiglia degli Asburgo in Polonia, e influenzò la nomina di incarichi a corte, al governo e in chiesa. La sua confidente più vicina fu Urszula Meyerin.
Costanza parlava spagnolo, latino e italiano. Imparò il polacco dopo il matrimonio, però non le piaceva utilizzarlo. Era molto religiosa e andava a messa due volte al giorno. Fu inoltre una mecenate di chierici, pittori e architetti. Finanziò la costruzione di vari palazzi per i suoi figli, però anche lei fu descritta come una donna economica.
Nel 1623 Costanza comprò Żywiec da Mikołaj Komorowski, che era proibito dalla legge ai membri della famiglia reale e provocò malintesi con il Parlamento.[2] Poco tempo dopo (nel 1626) proibì agli ebrei di vivere nella città.[3]
Costanza voleva garantire la successione di suo figlio al trono, e di non farlo ereditare al figlio di primo letto di suo marito, però non seguito.
Costanza diede a Sigismondo altri sette figli[4]:
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