Corteccia parietale posteriore
porzione del lobo parietale posteriore alla corteccia somatosensoriale primaria / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La corteccia parietale posteriore (la porzione del lobo parietale posteriore alla corteccia somatosensoriale primaria) è coinvolta nella produzione di movimenti pianificati. Prima che un movimento possa essere effettivamente compiuto, il sistema nervoso deve conoscere le posizioni originali delle parti del corpo che vanno mosse, e le posizioni di ogni oggetto esterno con cui esse dovranno interagire. Questa regione riceve degli input dai tre sistemi sensoriali che si occupano della localizzazione del corpo e degli oggetti esterni nello spazio, il sistema visivo, quello uditivo e quello somatosensoriale. Molti impulsi che partono da quella regione raggiungono le regioni della corteccia motoria frontale: la corteccia prefrontale dorsolaterale, varie aree della corteccia motoria secondaria e i campi oculari frontali. Studi sulle scimmie e sugli umani condotti con la stimolazione magnetica transcranica suggeriscono che la corteccia parietale posteriore comprenda un mosaico di piccole regioni, ognuna specializzata nel guidare particolari movimenti degli occhi, testa, braccia o mani.
Corteccia parietale posteriore | |
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I lobi del cervello. Il lobo parietale è in giallo. La parte posteriore è quella vicino alla regione rossa. | |
Superficie laterale del cervello con le aree di Brodmann numerate (n.5 e n.7 in alto a destra). | |
Nome latino | Cortex parietalis posterior |
Danni alla corteccia parietale posteriore sono in grado di produrre una varietà di deficit motorio-sensitivi, tra cui deficit nella percezione e nella memoria, difficoltà nelle relazioni spaziali (raggiungere e afferrare oggetti), nel controllo del movimento degli occhi e nella capacità di attenzione. Le due conseguenze più eclatanti dei danni alla corteccia parietale posteriore sono l'aprassia e la negligenza spaziale unilaterale.[1]
Alcune fonti dicono che la corteccia parietale posteriore si compone dell'area 5 di Brodmann e l'area 7 di Brodmann.[2] Altre fonti dicono che è solo l'area 7.[3]
Tale area cerebrale presenta una parcellizzazione anatomica simile a quella riscontrata nella corteccia motoria. L'aspetto più importante è che nelle aree parietali posteriori, tradizionalmente classificate come associative, si è osservato un'attività neurale connessa ad atti motori. Ciò significa che questa area possa essere considerata parte del sistema motorio corticale. È evidente come dal punto di vista anatomico le connessioni aree parieto-frontali comportino un alto livello di specificità dando luogo a una serie di circuiti anatomicamente segregati. Sul piano funzionale questa area, attraverso i suoi circuiti è coinvolta in una particolare trasformazione senso-motoria, una sorta di "traduzione" dello stimolo compiuta da termini sensoriali in termini motori.[4][5]
Ci sono anche prove che indicano che essa svolge un ruolo nella percezione del dolore.[6]
Recenti scoperte hanno suggerito che i sentimenti di "libero arbitrio" almeno in parte sono originari di questa zona.[7][8]
Uno studio ha trovato che gli artisti alle prime armi presentano un aumentato flusso di sangue nella corteccia parietale posteriore rispetto agli artisti esperti quando svolgono compiti legati all'arte.[senza fonte]