Congiura di Gianluigi Fieschi
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La congiura dei Fieschi (o congiura di Giovanni Luigi Fieschi, detto Gianluigi, appartenente al casato dei Fieschi) fu il tentativo da parte di questi di eliminare il principe-ammiraglio Andrea Doria e i principali artefici della sua corte.
Congiura di Giovanni Luigi Fieschi | |
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Tipo | Assassinio |
Data | 2 gennaio 1547 |
Luogo | Genova |
Stato | Repubblica di Genova |
Obiettivo | Andrea Doria e suoi collaboratori |
Responsabili | Giovanni Luigi Fieschi e altri congiurati |
Motivazione | Lotta di potere o rovesciamento di un tiranno (vedere corpo della voce) |
Tale episodio - avvenuto il 2 gennaio 1547 - è stato nel tempo variamente interpretato dagli storici ed è stato ricostruito anche in un'opera letteraria - La congiura del conte Gian Luigi Fieschi - scritta dal cardinale e memorialista francese Jean-François-Paul de Gondi de Retz.
Da una parte lo si considera un'azione malvagia e mossa dalla sola invidia diretta contro i potenti Doria, risolvendola in un fatto personale. Dall'altra appare come azione spinta dall'amore per l'antica libertà della Repubblica, ovvero un tentativo di vero e proprio attentato alla vita di un tiranno.
La storiografia attuale la interpreta come una sorta di soluzione dei contrasti divampati tra i due ceti nobiliari che si contendevano il potere: la nobiltà nuova e la nobiltà vecchia delle famiglie più antiche della Repubblica di Genova.