Colpo di Stato in Corea del Sud del 1961
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Il colpo di Stato del 16 maggio 1961 (in coreano: 5.16 군사정변, O-illyuk gunsa-jeongbyeon) è stato un golpe militare avvenuto in Corea del Sud.
Colpo di stato in Corea del Sud del 1961 | |||
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Il maggiore generale Park Chung-hee (al centro) e i soldati incaricati di effettuare il colpo di stato | |||
Data | 16 maggio 1961 | ||
Luogo | Corea del Sud | ||
Esito | rovesciamento della Seconda Repubblica inizio della Terza Repubblica e della dittatura di Park Chung-hee | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Fu organizzato e portato avanti dal militare Park Chung-hee insieme ad alcuni suoi colleghi. Il colpo di Stato ha rovesciato l'impotente governo democraticamente eletto del primo ministro Chang Myon e del neopresidente Yun Bo-seon, ponendo così fine fine alla Seconda Repubblica e portando al potere ad interim il Consiglio supremo per la ricostruzione nazionale guidato dallo stesso Park, che sarebbe diventato successivamente l'unico volto della Terza Repubblica sudcoreana.[1]
Il colpo di Stato fu un momento di svolta nella storia della Corea del sud. Portò, infatti, al potere una nuova élite (quella dei militari) che avrebbe guidato il paese fino agli anni 90' e gettò le basi per la rapida industrializzazione che caratterizzò il governo di Park: ma, a causa delle mancate libertà e diritti civili e della soppressione della democrazia, che caratterizzò tutti i governi militari in Corea del Sud, la valutazione storica del golpe è molto controversa ancora tutt'oggi.[1]