Colpo di Stato di Goudi
colpo di Stato del 1909 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il colpo di Stato di Goudi fu un colpo di Stato che ebbe luogo nel Regno di Grecia la notte del 28 agosto 1909,[1] e partì dalle caserme di Goudi, un sobborgo ad est di Atene. Il colpo fu un evento importante della storia della Grecia moderna in quanto venne guidato da Eleutherios Venizelos e portò alla sua nomina a primo ministro. In un sol colpo, questo pose fine al vecchio sistema dei partiti ed inaugurò un nuovo periodo per la storia e la politica greche. Per decenni, la vita politica greca venne nominata da due forze opposte: da un lato il Venizelismo d'ispirazione liberal-repubblicana, dall'altro i conservatori, monarchici e anti-venzelisti.
Colpo di Stato in Goudi | |||
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Litografia d'epoca che rappresenta il successo del colpo di Stato di Goudi. La Grecia esulta trionfante su un mostro ai suoi piedi che rappresenta il vecchio sistema dei partiti, applaudita dall'esercito e dal popolo. | |||
Data | 28 agosto 1909 | ||
Luogo | Grecia | ||
Esito | Vittoria dei rivoltosi di Elefthérios Venizélos Riforme istituzionali Abbandono dell'esercito da parte dei principi reali | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Voci di colpi di Stato presenti su Wikipedia | |||
Il colpo di Stato in sé creò delle tensioni anche all'interno della società greca dell'epoca, in particolare per gli effetti della guerra greco-turca del 1897, per problemi finanziari, per la mancanza di riforme necessarie e per la disillusione sul sistema politico costituito. Emulando i Giovani Turchi, diversi giovani ufficiali dell'esercito greco fondarono una società segreta, la Lega Militare. Col colonnello Nikolaos Zorbas come loro figura chiave, la notte del 15 agosto, la Lega Militare, unitasi alle truppe della caserma di Goudi, fece un pronunciamento al governo chiedendo riforme.
Re Giorgio I concesse quanto richiesto e rimpiazzò il primo ministro Dīmītrios Rallīs con Kyriakoulis Mavromichalis, senza che ciò ad ogni modo soddisfacesse a sufficienza gli insorti, che ancora una volta insorsero in una grande dimostrazione pubblica il mese successivo. I capi della rivolta si appellarono quindi ad una nuova e provvidenziale figura sullo scenario politico greco, il cretese Eleutherios Venizelos, il quale ad ogni modo rispettò le norme democratiche chiedendo nuove elezioni. Dopo la vittoria, Venizelos divenne primo ministro e procedette con le riforme chieste dagli istigatori del colpo di Stato.