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Colonizzazione di Titano
ipotetica colonizzazione umana interplanetaria / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La più grande delle lune di Saturno, Titano, è uno dei numerosi candidati per una possibile futura colonizzazione del sistema solare esterno.
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Secondo i dati della sonda Cassini del 2008, su Titano esistono diversi grandi laghi e mari di idrocarburi liquidi ciascuno dei quali contiene maggiori quantità di petrolio e gas naturale della Terra. Ralph Lorenz, ingegnere e planetologo dell'Applied Physics Laboratory che ha lavorato nell'ambito della missione Cassini e ideatore della sonda Dragonfly, afferma che Titano sia una "gigantesca fabbrica di sostanze chimiche organiche", ricche di carbonio, e che le dune scure che corrono lungo l'equatore di Titano contengano un volume di diverse sostanze organiche centinaia di volte maggiore delle riserve di carbone presenti sulla Terra.[1] L'ingegnere statunitense Robert Zubrin, fondatore della Mars Society, afferma invece che Saturno, assieme a Urano e Nettuno, sia il sito migliore per stabilire una base per acquisire deuterio ed elio-3 allo scopo di sviluppare un'economia nucleare, escludendo Giove per via dell'enorme quantità di radiazioni derivanti dalla sua vasta magnetosfera, dannose per il corpo umano.[2]