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coalizione politica italiana del 2008 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La coalizione di centro-sinistra alle elezioni politiche in Italia del 2008 comprendeva tre distinte formazioni politiche:
Coalizione di centro-sinistra del 2008 | |
---|---|
Leader | Walter Veltroni |
Stato | Italia |
Fondazione | 13 febbraio 2008 |
Dissoluzione | 16 novembre 2011 |
Confluito in | Italia. Bene Comune |
Partito | Partito Democratico Italia dei Valori Autonomie Liberté Démocratie Radicali Italiani |
Collocazione | Centro-sinistra |
Partito europeo | ELDR (IdV, RI) nessuno (PD, ALE) |
Seggi massimi Camera | 247 / 630
|
Seggi massimi Senato | 132 / 315
|
I Radicali Italiani inserirono propri candidati nella lista del PD.
L'unificazione di buona parte del centro-sinistra italiano di stampo riformista si concretizza con la nascita del Partito Democratico: la nuova formazione politica vuole essere la prosecuzione dell'esperienza federativa di Uniti nell'Ulivo, che alle Elezioni europee del 2004 aveva unito in un'unica lista Democratici di Sinistra, La Margherita e Socialisti Democratici Italiani.
Alla fine del 2007 si svolse così la prima riunione dell'Assemblea Costituente Nazionale del Partito Democratico a Milano, ma senza lo SDI che (dopo l'esperienza della Rosa nel Pugno insieme ai Radicali Italiani nel 2005) aveva deciso di seguire una strada diversa: nel 2008 nacque così il nuovo Partito Socialista che, nella linea della tradizione del vecchio PSI, cercò di riunire in sé tutte le forze di stampo socialdemocratico non intenzionate a confluire nel Partito Democratico.
L'Unione, precedente coalizione di centro-sinistra, si sciolse all'inizio del 2008 con la caduta del governo Prodi II causata dalla crisi politica innescata dall'UDEUR di Clemente Mastella. Le forze che l'avevano composta diedero vita a varie nuove formazioni. Il Partito Democratico decise di fare a meno della quasi totalità degli ex-alleati sia per le elezioni del Senato sia per quelle della Camera;[1] inoltre, il partito precisò che avrebbe accettato alleanze solo con i partiti che condividessero integralmente, e senza riserve, il proprio programma elettorale. Unica alleanza mantenuta dal PD fu, infine, quella con l'Italia dei Valori,[2] che, secondo gli accordi, avrebbe mantenuto il proprio simbolo nella corsa elettorale per poi formare gruppi parlamentari unificati con il compagno di coalizione.[3] I Radicali Italiani, dopo una lunga trattativa,[4] accettarono l'accordo proposto dal PD per inserire propri candidati nelle liste di quest'ultimo: la conseguenza fu che i Radicali formalmente non presentarono alcuna lista nonostante avessero presentato il proprio simbolo.
Nella circoscrizione Valle d'Aosta il centro-sinistra forma un'alleanza con Renouveau Valdôtain e Vallée d'Aoste Vive partecipando con la lista Autonomie Liberté Démocratie.
Il Südtiroler Volkspartei non entrò in nessuna coalizione per la Camera dei Deputati; tuttavia, limitatamente ai collegi del Senato in Trentino-Alto Adige, strinse un'alleanza, il cosiddetto Patto di Salorno, con il PD, l'Italia dei Valori, il Partito Socialista e alcune liste locali: nei due collegi di in cui la SVP era più forte la lista si presentò autonomamente, mentre negli altri quattro i candidati corsero sotto il simbolo di SVP-Insieme per le Autonomie.[5]
Alle elezioni politiche del 2008, Partito Democratico e Italia dei Valori raccolgono complessivamente il 37,546%[6] dei consensi alla Camera, contro il 46,811% della coalizione Il Popolo della Libertà, Lega Nord e Movimento per le Autonomie guidata da Silvio Berlusconi, e il 38,010%[7] al Senato, contro il 47,320% della coalizione avversaria. Singolarmente il Partito Democratico ha ottenuto rispettivamente il 33,17% e il 33,69% dei suffragi.
Ramo parlamentare | Partito | Italia (19 regioni) | Valle d'Aosta | Estero | Totale seggi |
+/– | |||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Voti | % | Seggi | Voti | % | Seggi | Voti | % | Seggi | |||||||||
Camera dei deputati | Partito Democratico | 12.095.306 | 33,18 | 211 | N.D. | N.D. | 0 | 338.954 | 32,48 | 6 | 217 | −9 | |||||
Italia dei Valori | 1.594.024 | 4,37 | 28 | N.D. | N.D. | 0 | 42.149 | 4,04 | 1 | 29 | +12 | ||||||
Autonomie Liberté Démocratie | N.D. | N.D. | 0 | 29.314 | 39,12 | 1 | N.D. | N.D. | 0 | 1 | ±0 | ||||||
Totale coalizione | 13.689.330 | 37,55 | 239 | 29.314 | 39,2 | 1 | 381.103 | 36,52 | 7 | 247 | +3 | ||||||
Ramo parlamentare | Partito | Italia (18 regioni) | Valle d'Aosta | Trentino-Alto Adige | Estero | Totale seggi |
+/– | ||||||||||
Voti | % | Seggi | Voti | % | Seggi | Voti | % | Seggi | Voti | % | Seggi | ||||||
Senato della Repubblica | Partito Democratico | 11.042.452 | 33,69 | 116 | N.D. | N.D. | 0 | 19.253 | 3,48 | 0 | 314.703 | 33,02 | 2 | 118 | +10 | ||
Italia dei Valori | 1.414.730 | 4,31 | 14 | N.D. | N.D. | 0 | N.D. | N.D. | 0 | 38.357 | 4,02 | 0 | 14 | +10 | |||
Altri di centro-sinistra | N.D. | N.D. | 0 | 26.377 | 37,40 | 0 | N.D. | N.D. | 0 | N.D. | N.D. | 0 | 0 | −1 | |||
Totale coalizione | 12.457.182 | 38,00 | 130 | 26.377 | 37,40 | 0 | 19.253 | 3,48 | 0 | 353.060 | 37,04 | 2 | 132 | +19 |
La coalizione di centro-sinistra, perse le elezioni, si schiera compatta all'opposizione del Governo Berlusconi IV. Tuttavia l'Italia dei Valori, che in campagna elettorale dichiarò la propria intenzione di costituire un gruppo unico in Parlamento[8], dopo il voto annuncia gruppi autonomi rispetto al Partito Democratico[9].
In occasione delle europee del 2009 la coalizione corre con liste separate.
La coalizione resta compatta a livello parlamentare fino all'insediamento del Governo Monti. L'IdV infatti, dopo un iniziale appoggio, passa all'opposizione sancendo la rottura definitiva col PD.
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