Clearance
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La clearance di un organo o capacità di smaltimento, in fisiologia, è la capacità di un organo di depurare da una sostanza nell'unità di tempo. È una portata volumetrica (volume per unità di tempo), quindi si esprime in campo medico nelle unità di misura tradizionali di mL/min, mentre nel Sistema Internazionale fisico si misura in mm3/s.[1]
La clearance del corpo umano verso la maggior parte delle sostanze assorbite si suddivide in ordine di importanza nella somma della clearance renale, della clearance epatica, e della clearance polmonare. Per molti farmaci viene indicata con clearance la clearance renale, cioè la capacità del rene di smaltire il farmaco: si parla propriamente di clearance renale o clearance plasmatica renale.
Ogni sostanza ha una particolare clearance renale. La clearance è funzione:[2]
- della filtrazione glomerulare;
- della secrezione della sostanza dai capillari peritubulari al nefrone;
- del riassorbimento della sostanza dai nefroni ai capillari peritubulari.
Questa misura farmacocinetica può essere rappresentata con degli studi di cinetica chimica. Si può affermare, in linea generale, che:
- la clearance è costante in sostanze escrete con cinetiche di ordine zero (poiché la quantità di sostanza eliminata per unità di tempo non cambia con la sua concentrazione nel sangue);
- la clearance è variabile in sostanze escrete con cinetiche di primo ordine (poiché la quantità di sostanza eliminata per unità di tempo cambia con la sua concentrazione nel sangue).