Clan Vollaro
gruppo camorristico / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il clan Vollaro è un sodalizio camorristico operante nella zona est dell'hinterland napoletano, più precisamente a Portici, zona completamente soggetta al fenomeno dell'estorsione. L'organizzazione è prevalentemente gestita dai membri della famiglia ed è stata definita dalle autorità competenti clan degli accattoni; infatti, per la venalità dei suoi affiliati, le richieste di pizzo vengono rivolte anche a modesti ambulanti che in prevalenza sono cittadini extracomunitari. Molti dei 24 figli di Luigi, il defunto capostipite, sono stati condannati per camorra nel corso degli ultimi decenni.
Le nuove generazioni, i nipoti del capoclan, hanno volutamente intrapreso la strada della legalità, disinteressandosi degli affari del clan. Attualmente sembra che il clan non sia più operativo, ormai soppiantato da nuove leve ed ex affiliati, stante anche le lunghe detenzioni dei protagonisti e la loro età avanzata.
Nel maggio del 2020 vengono tratte in arresto 18 persone affiliate ad una neonata costola del clan Vollaro da loro fondata, la quale aveva stabilito dei contatti col clan Mazzarella. Al vertice dell'organizzazione vi erano Pasquale Scafo - già da tempo inquadrato quale esponente del clan Vollaro - e i figli di questo. Gli arrestati avrebbero imposto la loro presenza sul territorio in maniera particolarmente decisa, allo scopo di soggiogare alla propria volontà gli imprenditori taglieggiati. In un caso, un commerciante sarebbe stato prelevato a forza, sequestrato, incappucciato e condotto all'interno di un'abitazione, dove gli sarebbe stata presentata una richiesta estorsiva. Tra il 2014 e il 2019, diversi esponenti del "vecchio clan Vollaro" sono stati vittime di agguati mortali[1].