Il termine si oppone a "Transcaucasia" o "Caucaso meridionale"; le due regioni geografiche sono separate dallo spartiacque del Gran Caucaso.
La zona orientale della Ciscaucasia costituisce amministrativamente la regione economica russa del Caucaso Settentrionale.
La Ciscaucasia è compresa tra la depressione del Kuma-Manyč a nord e lo spartiacque del Gran Caucaso a sud; è delimitata a ovest dal Mar d'Azov e dallo stretto di Kerč', ad est dal Mar Caspio. Comprende quindi i declivi settentrionali e l'estremità occidentale della catena montuosa del Caucaso, come pure una parte dei declivi meridionali a ovest, fino al fiume Psou. La regione della steppa pontico-caspica viene spesso anche definita come "Caucaso del Nord".
In base alle diverse convenzioni geografiche la gran parte della regione ciscaucasica ricade o nel continente europeo[4] o in quello asiatico.[5][6]
Secondo il criterio che pone il confine tra Europa ed Asia sulla depressione del Kuma-Manyč, la Ciscaucasia è una regione asiatica[5]. Secondo la convenzione che pone il confine tra Europa ed Asia lungo lo spartiacque del Gran Caucaso, la Ciscaucasia ricadrebbe invece all'interno dei confini europei.[4]
La Federazione Russa esercita inoltre una forte influenza politica e militare sulle regioni transcaucasicheAbcasia e Ossezia del Sud, due repubbliche autonome autoproclamate non riconosciute dall'ONU che sono oggetto di conflitti e dispute con la Georgia.
Dopo il crollo dell'URSS il Caucaso settentrionale, come l'intera regione del Caucaso, rappresenta un'area politicamente instabile.
Fin dall'ottobre del 2007, i separatisti e i soldati del fronte caucasico condotti da Dokka Umarov e Akhmed Yevloyev hanno rivendicato tutte le regioni ciscaucasiche dalla Circassia al Mar Caspio come parte dell'emirato islamico governato dalla legge della sharia. Questo proclamato Emirato del Caucaso ha incontrato l'opposizione nella regione del Caucaso da parte degli apologeti della Repubblica cecena di Ichkeria.
Nel 2010, la popolazione della regione era stimata in 9,86 milioni di abitanti in rappresentanza di molti gruppi etnici, principalmente russi (3.178.128), ceceni (1.335.183) e avari (863.884).[8]
Tra le fonti che pongono il Caucaso come limite naturale tra Europa ed Asia si segnala:
L'Enciclopedia Treccani alla voce Europa. informa delle diverse convenzioni e pone nella mappa d'Europa (JPG). lo spartiacque caucasico come confine tra i due continenti. Il Monte Elbrus è inserito nella categoria geografica "Europa".
«il confine a est dell’Europa è stabilito lungo una linea convenzionale che parte dalla catena degli Urali, segue il corso del fiume Ural, raggiunge i monti del Caucaso e separa infine, con gli Stretti del Bosforo e dei Dardanelli, la Turchia europea da quella asiatica (penisola dell’Anatolia).»
La Grande Enciclopedia Russa (RU) Gran Caucaso (БОЛЬШОЙ КАВКАЗ), su bigenc.ru. URL consultato il 5 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2022).
«Il confine tra Europa e Asia è solitamente tracciato lungo lo spartiacque del Gran Caucaso»
Enciclopedia Treccani (1932), voce Europa, capitolo Confini ed area (alla voce più recente della stessa enciclopedia (Europa), invece, si elencano le varie convenzioni sul confine);
AA.VV., Il nuovissimo atlante del Touring, vol.1, Touring Club Italiano, 1998, p.85.;
Enciclopedia generale, Istituto geografico De Agostini, 1992 (p. 140);
Enciclopedia della geografia, voce Europa, Istituto geografico De Agostini, 1996 (p. 41);
Calendario Atlante De Agostini 2013, Istituto geografico De Agostini, 2012, ISBN 9788851117054 (pagina 80);
Europa, in Sapere.it, De Agostini. URL consultato il 19 aprile 2021.
Atlante Geografico Mondiale, voce Europa, Istituto Geografico De Agostini, 1995 (in particolare, si precisa che gli Urali sono compresi tutti in Europa, sino al loro margine orientale);
Eva Mª Martín Roda, Aurelio Nieto Codina, Territorio y Turismo Mundial: Análisis geográfico, Editorial Universitaria Ramon Areces, 2014 (p. 130) ISBN 9788499611600.
Germania
Brockhaus Enzyklopädie, 21.Auflage. F. A. Brockhaus. Leipzig/Mannheim 2006, voce Europa
Sin dal 1958, la Società Geografica Sovietica raccomandò formalmente che il confine tra Europa e Asia fosse disegnato nei libri di testo seguendo la linea che va dal golfo Baydaratskaya, Mar di Kara, lungo il piede orientale dei Monti Urali, il piede orientale delle colline Mugodžary, il fiume Emba e alla depressione del Kuma-Manyč (cioè passando a nord del Caucaso). Vedi (RU) Можаев Б.Н. Где проходит граница между Европой и Азией, Вокруг света. 1959. № 4. С. 17 ("B.N. Možaev, Dov'è il confine tra Europa e Asia, in Il giro del mondo, 1959. n. 4. S. 17"), da cui si cita:
«…Рекомендуется границу Европы и Азии проводить по восточной подошве Уральских гор и Мугоджар, затем по реке Эмбе, по северному берегу Каспия, по Кумо-Манычской впадине и Керченскому проливу… Азовское море следует считать европейским» ("Si consiglia di tracciare il confine tra Europa e Asia lungo il piede orientale dei monti Urali e delle colline Mugodžar, quindi lungo il fiume Emba, lungo la costa settentrionale del Mar Caspio, lungo la depressione di Kuma-Manyč e lo stretto di Kerč ... Il Mar d'Azov deve essere considerato europeo") Testo riportato in: (RU) Живём мы в Европе или Азии? ("Viviamo in Europa o in Asia?") (PDF). URL consultato il 9 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2022).
Tuttavia, la maggior parte dei geografi dell'Unione Sovietica favorì il confine lungo la cresta del Caucaso e questa è diventata la convenzione standard nell'ultimo XX secolo, sebbene il confine del Kuma-Manyč sia rimasto in uso in alcune mappe del XX secolo.
Testo di:
(EN) Eldridge M. Moores e Rhodes Whitmore Fairbridge, Encyclopedia of European and Asian regional geology, Chapman & Hall, 1997, p.34, ISBN0-412-74040-0, OCLC38157559.
«most Soviet geographers took the watershed of the Main Range of the Greater Caucasus as the boundary between Europe and Asia. (trad. la maggior parte dei geografi sovietici ha considerato lo spartiacque della catena principale del Grande Caucaso come confine tra Europa e Asia)»
A tal proposito La Grande Enciclopedia Russa, alla voce Кавка́з definisce il Gran Caucaso come il sistema montuoso più alto della Russia e d'Europa.