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Circondario di Roma (Stato Pontificio)
suddivisione amministrativa dello Stato Pontificio (1850-1870) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il circondario di Roma[1][2] fu una suddivisione amministrativa dello Stato della Chiesa istituita da Pio IX il 22 novembre 1850.[3] Confinava a nord est con la Legazione dell'Umbria, a nord ovest con il Granducato di Toscana, a est con il Regno delle Due Sicilie, a sud con la Legazione di Marittima e Campagna, a ovest con il Mar Tirreno.
Circondario di Roma | |||||
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Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | Roma e circondario | ||||
Capoluogo | Roma | ||||
Dipendente da | Stato Pontificio | ||||
Suddiviso in | 3 delegazioni + 1 comarca | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1850 | ||||
Causa | Riforma amministrativa di Pio IX | ||||
Fine | 1870 | ||||
Causa | Annessione al Regno d'Italia | ||||
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Cartografia | |||||
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Nel 1859 contava 511.578 abitanti. Il territorio era suddiviso nelle tre storiche delegazioni di Civitavecchia, Orvieto e Viterbo, oltre alla comarca di Roma.[1]
Con la Legazione di Marittima e Campagna (IV Legazione) ed escluse le exclave di Benevento e Pontecorvo e la delegazione di Orvieto, costituì l'ultimo territorio pontificio a resistere al processo di unificazione italiana, cadendo solo con la presa di Roma (20 settembre 1870). Questo territorio formò il nucleo iniziale dell'attuale regione del Lazio.