Charedì
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Charedì o Haredì (in ebraico חֲרֵדִי? traslitt. ḥaredi, IPA-ebr.: χaʁeˈdi), o ebraismo charedi/chareidi (plur. ḥaredim) è una forma molto conservatrice dell'ebraismo ortodosso, tra quelle cui spesso ci si riferisce come ultra-ortodosso. Un seguace di questa dottrina è quindi definito charedì/haredi (charedim/haredim al plurale).
Gli ebrei haredi considerano la loro dottrina l'estensione di una catena ininterrotta che fa capo a Mosè e alla consegna della Torah sul monte Sinai da parte del Signore. Pertanto considerano le forme non ortodosse, e per certi versi anche l'ebraismo ortodosso moderno, come deviazioni dall'ebraismo autentico[2]. Gli haredi non sono comunque un gruppo istituzionalmente coeso o omogeneo[3], ma comprendono una diversità di orientamenti spirituali e culturali, generalmente suddivisi in una vasta gamma di gruppi chassidici, correnti lituane ashkenazite e sefardite orientali. Tali gruppi spesso differiscono notevolmente tra di loro in merito alle rispettive ideologie e stili di vita, ma anche nella severità della pratica religiosa e teologia, nonché nell'isolamento che mantengono dalla cultura generale che li circonda.
Oggigiorno, gli haredi si trovano principalmente in Israele, Nordamerica ed Europa. La rispettiva crescita demografica è notevole, grazie al numero elevato di nascite, e raddoppia ogni 12-20 anni[4][5][6]. Stime del numero globale di haredi sono difficili da calcolare, data la sua definizione imprecisa, la mancanza di raccolta dati e il rapido cambiamento temporale. Secondo il Telegraph nel 2011 c'erano circa 1,3 milioni di haredi[7].