Casto (Italia)
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Casto (Cast in dialetto bresciano[4][5]) è un comune italiano di 1 628 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia. Il comune appartiene alla Comunità Montana della Valle Sabbia.
Casto comune | |
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Panorama di Casto dal Monte Ladino | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Brescia |
Amministrazione | |
Sindaco | Fulvio Freddi (lista civica Il maglio) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°42′N 10°19′E |
Altitudine | 417 m s.l.m. |
Superficie | 21,34 km² |
Abitanti | 1 628[1] (30-11-2023) |
Densità | 76,29 ab./km² |
Frazioni | Alone, Auro, Briale, Comero, Famea, Malpaga |
Comuni confinanti | Bione, Lodrino, Lumezzane, Marcheno, Mura, Pertica Alta, Vestone |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25070 |
Prefisso | 0365 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017044 |
Cod. catastale | C330 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 804 GG[3] |
Nome abitanti | castesi |
Patrono | Sant'Antonio Abate |
Cartografia | |
Posizione del comune di Casto nella provincia di Brescia | |
Sito istituzionale | |
L'abitato di Casto posto alla confluenza di torrenti che scendono dalla zona di Comero e da Alone vide già in tempi assai antichi sorgere molte fucine per la lavorazione del ferro.
Accanto all'attività siderurgica il paese era già noto nel medioevo per la lavorazione del panno e della seta alla quale si dedicarono facoltose famiglie come i De Benedictis, successivamente noti come Montini.
Nel 1385 entrò a far parte della Quadra di Valle Sabbia e successivamente, come tutta la Valle del dominio Veneto. Dal punto di vista ecclesiastico le chiese di Casto, Malpaga, Alone e Comero furono sussidiarie dell'antica Pieve di Mura. Progressivamente acquistarono l'autonomia e divennero Parrocchie.
La tradizionale lavorazione dei metalli, la collaudata dedizione al lavoro hanno lasciato i loro segni. Oggi Casto è uno dei più floridi centri industriali della Valle Sabbia con numerose maniglierie, fonderie di materiali ferrosi e non ferrosi ed altre collaudate attività.[6]
«D'argento, al fabbro di carnagione, con breve perizoma, visto di spalle, effigiante il dio Vulcano nell'atto di forgiare il ferro rovente sull'incudine di ferro al naturale, addestrato dal forno di ferro al naturale, movente dal fianco destro e acceso di rosso, al canton destro di azzurro, caricato del castagno d'oro, sradicato. Ornamenti esteriori da Comune.»
La figura del dio fabbro Vulcano, allude in modo evidente alla lavorazione dei metalli sviluppata già in tempi antichi grazie alle acque del torrente Nozza che animavano le fucine per la produzione di utensili agricoli e domestici. La probabile origine del toponimo Casto è suggerita dall'albero di castagno da cui deriverebbe il nome del paese.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[7]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2021[8] gli stranieri residenti nel Comune sono 161, pari al 9,91% della popolazione residente. Le nazionalità più numerose sono:
Per quanto riguarda l'artigianato sono molto diffuse le attività di lavorazione dei metalli, finalizzate soprattutto alla produzione di coltelli e armi da taglio.[9]
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