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frazione del comune italiano di Caserta Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Casertavecchia è un borgo medievale, frazione del comune italiano di Caserta, ubicato alle pendici dei monti Tifatini.
Casertavecchia frazione | |
---|---|
Il borgo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Comune | Caserta |
Territorio | |
Coordinate | 41°05′48″N 14°21′59″E |
Altitudine | 401 m s.l.m. |
Abitanti | 187 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81100 |
Prefisso | 0823 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Sorge a circa 401 metri di altitudine e a 10 km di distanza da Caserta (in direzione nord-est), benché la distanza in linea d'aria sia di soli 4 km. In epoca medievale costituì il principale nucleo urbano di Caserta; ed è tra i monumenti nazionali italiani.
Le origini di Casertavecchia sono ancora incerte, ma secondo la cronaca dei Longobardi meridionali scritta da Erchemperto, Historia Langobardorum Beneventanorum già nell'anno 861 d.C. esisteva un nucleo urbano denominato Casa Hirta (dal latino: "villaggio posto in alto").
Originariamente è un dominio longobardo: Landolfo di Capua alla morte di suo padre, il conte Landone, s'impossessa della città; ma lo zio, Pandone il Rapace riesce ad agguantarlo. Dopo l'863 Casertavecchia viene occupata dal figlio del Rapace, Landolfo. Ma solo nell'879 con l'altro figlio del Rapace, Pandolfo, comincia la serie dei conti di Caserta.
A seguito delle incursioni saracene e alle devastazioni delle città della pianura, gli abitanti e il clero delle zone circostanti, in particolare quelli della scomparsa città di Calatia, trovarono in Casertavecchia, protetta dalle montagne, un rifugio sicuro.
Nel 1062 ebbe inizio la dominazione normanna che portò il paese al massimo livello di splendore con la costruzione dell'attuale duomo, consacrato al culto di san Michele Arcangelo. Con alterne vicende il borgo passò sotto la dominazione sveva con Riccardo di Lauro (1232-1266), il quale accrebbe l'importanza del borgo anche da punto di vista politico. Nel 1442 il borgo passò sotto la dominazione aragonese, iniziando così la sua lunga e progressiva decadenza: a Casertavecchia restarono solo il vescovo e il seminario.
Con l'avvento dei Borbone e la costruzione della Reggia, Caserta diventa il nuovo centro di ogni attività a scapito di Casertavecchia, alla quale, nel 1842, viene tolto il vescovado, anch'esso trasferito a Caserta. Nel 1960 l'insediamento di Casertavecchia è stato inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani[1]. Da allora il borgo ha conosciuto un progressivo ritorno di interesse, legato principalmente al turismo.
Dal 1970 a Casertavecchia si tiene la rassegna di spettacoli "Settembre al Borgo"[3].
Dal 2018 il Borgo medievale ospita anche «Un Borgo di Libri», festival di letteratura, teatro, cultura, ideato e diretto da Luigi Ferraiuolo[4]
Nel 2007 Il gruppo musicale Corde Oblique pubblica il brano Casa Hirta, dedicato al borgo di Casertavecchia. Il brano è incluso nell'album Volontà d'arte.
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