Loading AI tools
settore economico sulla ricerca, fabbricazione e commercializzazione dei farmaci Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'industria farmaceutica è il settore economico che riunisce le attività di ricerca e sviluppo, produzione e commercializzazione dei farmaci per la medicina umana o veterinaria[1], nonché di prodotti terzi rispetto ai medicinali, come cosmetici e integratori alimentari.
Le 10 società farmaceutiche per fatturato nel 2021 sono:[2][3]
Nome azienda | Fatturato 2021 | |
---|---|---|
Johnson & Johnson | 93,77 miliardi USD | |
Pfizer | 81,29 miliardi USD | |
Roche | 68,70 miliardi USD | |
Abbvie | 56,20 miliardi USD | |
Novartis | 51,63 miliardi USD | |
Merck | 48,7 miliardi USD | |
Bristol Myers Squibb | 46,4 miliardi USD | |
GlaxoSmithKline | 45,98 miliardi USD | |
Sanofi | 44,67 miliardi USD | |
Astrazeneca | 37,42 miliardi USD |
In alcuni contesti per riferirsi all'insieme delle case farmaceutiche o quanto meno alle più grandi viene utilizzato l'appellativo "Big Pharma", di norma con accezione negativa,[4][5] specie in relazione alle teorie del complotto sulle case farmaceutiche.[6][7]
Il termine "Big Pharma" viene abitualmente utilizzato nella stampa e in vari blog per indicare, seppur in modo generico, una forma di cartello esercitato da varie compagnie farmaceutiche (di solito le più grandi, come Pfizer, GSK, Bayer e Novartis); il termine assume quindi una connotazione negativa (sebbene a volte con si intenda semplicemente il gruppo delle grandi multinazionali dei farmaci)[8].
Le compagnie farmaceutiche in questo contesto vengono accusate (anche singolarmente) di attuare comportamenti illeciti o moralmente ignobili come speculazione sui farmaci (come nel caso del farmaco antitumorale Glivec prodotto dalla Novartis[9]), di impedire la diffusione di cure alternative alla farmacologia ufficiale, anche attraverso presunte pressioni ad enti istituzionali come l'americana Food and Drug Administration (come sostenuto dallo scrittore e attivista americano Kevin Trudeau). Vengono inoltre accusate di bloccare lo sviluppo di importanti terapie a mero scopo speculativo (ad esempio, di impedire la ricerca sul vaccino contro l'HIV per poter continuare a vendere farmaci antiretrovirali[10], o la depenalizzazione del consumo di marijuana e la diffusione di farmaci contenenti THC per la terapia del dolore, per poter mantenere alte le vendite dei classici antidolorifici[11][12]), di indurre l'Organizzazione mondiale della sanità ad abbassare continuamente i valori limite di colesterolemia totale e di glicemia per aumentare artificialmente il numero di malati di tutto il mondo, di alterare i dati statistici durante le ricerche sui farmaci[13] e di comparaggio[14].
Negli Stati Uniti, i nuovi farmaci devono essere approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) come sicuri ed efficaci.[15][16] Questo processo prevede in genere la presentazione di una domanda di autorizzazione per un nuovo farmaco con dati preclinici sufficienti per procedere alla sperimentazione sull'uomo. Dopo l'approvazione dell'IND, possono essere condotte tre fasi di studi clinici sull'uomo in graduale espansione. La fase I studia tipicamente la tossicità utilizzando volontari sani.[17][18]
Nel Regno Unito, la Medicines and Healthcare products Regulatory Agency approva e valuta i farmaci per l'uso.[19][20] Spetta poi al National Institute for Health and Care Excellence (NICE) in Inghilterra e Galles decidere se e come il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) autorizzerà (in termini di pagamento) il loro utilizzo. Il British National Formulary è la guida principale per farmacisti e medici.
In molti paesi occidentali, oltre agli Stati Uniti, è sorto il "quarto ostacolo" dell'analisi costi-benefici prima che le nuove tecnologie possano essere implementate. L'attenzione si concentra sul "prezzo dell'efficienza" (in termini, ad esempio, di costo per QALY) delle tecnologie in esame.
La Saudi Food and Drug Administration (SFDA) regolamenta le industrie del settore delle scienze della vita in Arabia Saudita, compresi i prodotti farmaceutici, le biotecnologie, i dispositivi medici, ecc.[21][22] Le aziende devono richiedere la registrazione alla SFDA per ottenere l'approvazione alla commercializzazione dei loro prodotti.[23] Se la domanda di registrazione viene accolta, si ottiene un certificato SFDA che riflette l'approvazione del prodotto da parte della SFDA.[24]
Alcuni dei principali Paesi regolatori dei farmaci hanno regole speciali per alcune malattie rare ("malattie orfane").[25][26] Ad esempio, negli Stati Uniti, l'Orphan Drug Act copre le malattie che colpiscono meno di 200.000 pazienti, nonché popolazioni più numerose in determinate circostanze. Poiché la ricerca medica e lo sviluppo di farmaci per il trattamento di queste malattie non sono economicamente sostenibili, le aziende che lo fanno ricevono crediti d'imposta, esenzioni dalle tasse e il diritto esclusivo di vendere il farmaco per un periodo di tempo limitato (sette anni), indipendentemente dal fatto che il farmaco sia protetto da brevetti.[27][28]
Nel 2011, quattro delle 20 principali donazioni aziendali di beneficenza e otto delle 30 principali donazioni aziendali di beneficenza sono state effettuate da aziende farmaceutiche. La maggior parte delle donazioni caritatevoli delle aziende (69% nel 2012) avviene sotto forma di donazioni in natura, la maggior parte delle quali sono state effettuate da aziende farmaceutiche.
I programmi di beneficenza e di ricerca e sviluppo di farmaci da parte delle aziende farmaceutiche includono:
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.